Senza frontiere l’Academy Awards 2018 – GALLERIA IMMAGINI

dalla nostra corrispondente da Los Angeles, Stella S.- Sue le foto
La 90 edizione dell’Academy Awards ha  celebrato I 90 anni di sogni divenuti realtà, di emozioni  offerte dalle interpretazioni indimenticabili  di attori del passato e del presente,   senza discriminazioni  poichè il mondo dell’cinema è aperto a tutti gli artisti e le scelte sia dei nominati come dei vincitori lo hanno dimostrato.
Daniela Vega, protagonista del film “A Fantastic Woman”, è stata il primo transgender a presentare sul palcoscenico dell’Academy.
Per la seconda volta Jimmy Kimmel ha presentato gli  Oscars e nuovamente sono stati coinvolti a sorpresa spettatori ignari mentre si proiettava un film. Quest’anno è stata organizzata una distribuzione di dolci, caramelle e altro  fatta da attori  guidati da Kimmel e presentatisi nella sala cinematografica 6 del TCL Chinese Theatres  nello stesso complesso dove al Dolby Theatre si svolgevano gli Oscars. La piacevole sorpresa ha scatenato il  pubblico con strilli e applausi.
È stato scelto uno spettatore per presentare gli annunciatori .
Notevole l’eleganza degli abiti indossati dalle  attrici ma i migliori consensi sono andati agli abiti in bianco del giovane Timothee Chalamet, Jane Fonda, Margot Robbie             (Chanelle Couture),Jennifer Garner, rifiorita e attraente nell’abito color blu elettrico e indubbiamente più elegante dell’abito della Kidman con lo stesso colore. Sorise Ronan in rosa indossava un abito semplice ma d’effetto di Kalvin Klein.
 
Frances McDormand, ha dedicato il suo secondo  Oscar per la sua interpretazione in “Three Billboards Outside Ebbimb, Missouri” alle persone più vicine, il figlio e il marito, e a tutti i filmmakers  invitando sul palcoscenico le attrici nominate, i produttori, gli attori, sceneggiatori e  musicisti “poichè tutti meritano d’essere festeggiati per il loro lavoro e dedizione, per il coraggio di proporre le proprie idee. Specialmente  noi donne che siamo molto creative, non parlatene durante i dopo Oscars party.  Mettete a punto i vostri progetti e incontrate i produttori nei loro uffici, anzi meglio nei nostri uffici”.
 
Roger A. Deakins , vincitore come direttore della fotografia per “Blade Runner 2019”, ha dedicato il suo Oscar al suo team con il quale lavora da anni raccogliendo successi. Pensiero molto generoso, segno di molta umiltà. Raramente un direttore della fotografia davanti ad un Oscar, avrebbe diviso il merito con qualcun altro.
 
Guillermo Del Toro ha vinto con la sua creazione “The Shape of Water”,  di 13 nominations ne ha vinte 4, sia come miglior film, miglior regia, miglior Colonna Sonora per la musica di Alexander Desplat, miglior Production design  di Jeffrey A. Melvin. Guillermo Del Toro commosso e ovviamente felice avendo concluso la stagione degli Awards con due Oscars personali oltre ai premi collezionati precedentemente, si è rivolto al pubblico dicendo ”Sono un immigrato, come tanti di voi, avevo  sogni e idee, per quelli non mi sono demoralizzato,  ho creduto nelle mie storie, mia madre mi ha sostenuto e oggi dedico questo secondo Oscar per il miglior film, a tutti i giovani filmmakers in sala o altrove. Non scoraggiatevi,  se credete  nelle vostre idee andate avanti  nonostante le difficoltà”.
 
Alexander Desplat  vincitore  per la miglior Colonna Sonora per la musica di “The Shape of Water” ha ringraziato Del Toro per avergli dato l’opportunità di partecipare con la sua musica ad un bellissimo progetto, dedicando l’Oscar alla moglie e figlie.
 
Gary Oldman, a cui non non poteva mancare l’Oscar  come attore protagonista per la sua inimitabile e sorprendente interpretazione del personaggio di Willem Chiurcill nel film di “Darkest Hour”, ha detto “Ringrazio questo Paese dove sono riuscito ad avere una casa, lavoro, amici, sostegno della famiglia ed ora questo Oscar”.
 
Jorda Peele vincitore per la sceneggiatura originale di “Get Out” , nel suo ringraziamento ha spiegato che per 20 anni ha continuato a scrivere ed ad interrompere il progetto che oggi lo ha ripagato con un Oscar, poichè non gli sembrava adatto, inutile anche se ero convinto di scrivere qualcosa di diverso. Ringrazio le persone che mi hanno sostenuto e il pubblico senza il quale i biglietti del cinema non si vendono”
 
“A Fantastic Woman” il film cileno diretto da Sebastian Lelio, vince come miglior film in lingua straniera così come noi avevamo previsto nel novembre scorso e avevamo assicurato a Daniela Vega che avrebbe calcato il red carpet dell’Academy Awards.
 
VINCITORI
Attore protagonista
Vince
Gary Oldman                                                  
Darkest Hour
Attore non protagonsta
Vince
Sam Rockwell
Three Billboards outside Ebbing, Missouri
Attrice protagonsta
vince
Frances McDormand
Three Billboards outside Ebbing, Missouri
Attrice non protagonista
Vince
Allison Janney
I, Tonya
 Film Animati
Vince
Coco
Lee Unkrich and Darla K. Anderson
Cinematography
Vince
Blade Runner 2049
Roger A. Deakins
Costume Design
vince
Phantom Thread
Mark Bridges
Miglior regia
Vince
Guillermo Del Toro
The Shape of Water
Documentary (Feature)
Vince
Icarus
Bryan Fogel e Dan Cogan
Documentary (Corto)
Vince
Heaven Is a Traffic Jam on the 405
Frank Stiefel
Film Editing
Vince
Dunkirk
Lee Smith
Foreign Language Film
Vince
A Fantastic Woman
Sebastian Lelio
Chile
Makeup and Hairstyling
Vince
Darkest Hour
Kazuhiro Tsuji, David Malinowski e Lucy Sibbick
 Musica (Colonna Sonora Originale)
The Shape of Water
Alexandre Desplat
Musica (Canzone originale)
Vince
Remember Me
(Ernesto de la Cruz)
Robert  Lopez, Kristen Anderson Lopez
Miglior Film
Vince
The Shape of Water
Guillermo Del Toro e J. Miles Dale, Producers
Production Design
Vincono
The Shape of Water
Production Design: Paul Denham Austerberry; Set Decoration: Shane Vieau e Jeffrey A. Melvin
Short Film (Animati)
Vincono
Dear Basketball
Kobe Bryant e Glen Keane 
Short Film (Live Action)
Vince
The Silent Child
Chris Overton e Rachel Shenton
Sound Editing
Vince
Dunkirk
Richard King e Alex Gibson
Sound Mixing
vince
Dunkirk
Gregg Landaker, Gary A. Rizzo e Mark Weingarten
Visual Effects
Vince
Blade Runner 2049
John Nelson, Gerd Nefzer, Paul Lambert e Richard R. Hoover
Sceneggiatura Adattata
Vince
Call Me by Your Name
Sceneggiatura di  James Ivory
Sceneggiatura Originale
Vince
Get Out
Sceneggiatura di  Jordan Peele
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