Cinema Italian Style

Dalla nostra corrispondente da Los Angeles Maristella Santambrogio

Si è concluso a Los Angeles il Cinema Italian Style 2012 presentato dall’Istituto Luce, sponsorizzato  dal Ministero del Dipartimento Culture-Film, L’Italian Trade Commission di Los Angeles e il supporto del Consolato Italano.

Al Luxe Hotel a Rodeo Drive si è svolta la presentazione del Festival con la presenza di alcuni giovani rappresentanti del nostro cinema come :Carolina Crescentini, Michele Riondino,Andrea Bosca ,Paola Minaccioni e gli inossidabili fratelli Paolo e Vittorio Taviani.

 

Vittorio Taviani ha aperto il discorso dicendosi contento d’essere di nuovo a Los Angeles  la città internazionale

del cinema con il loro film (già partecipante all’AFI di Los Angeles) “Caesar Must Die”, scelto per inaugurare alla serata di Gala l’apertura del Cinema Italian Style. Il suo lungo discorso è stato commentato ironicamente dal fratello Paolo ”Quando mio fratello  parla, dopo un pò lo metterei alle sbarre! Comunque noi siamo contenti d’essere quì, e questa città l’abbiamo nel cuore, tanto che siamo riusciti a scovarne, con fatica, un angolo ancora rimasto intatto e lo abbiamo ricreato in Italia in un nostro film.

Abbiamo chiesto a Vittorio Taviani perchè non riusciamo ad essere internazionali da esportare in America  il nostro cinema?. “È una domanda a cui non mi sento di avere le carte in regola per rispondere. Le istituzioni devono lavorare e stanno anche  lavorando perchè questo avvenga ma naturalmente bisogna seguire quello che il mondo richiede e indirizzarsi verso quelle realtà che si sviluppano ed è necessario che il nostro Paese trovi i soldi privati e pubblici per finanziare il cinema. Se si trovano i fondi  atti a sponsorizzare la ricerca per andare su Marte, si dovrebbero trovare anche i finanziamenti per sostenere il nostro cinema. Chi soffre di questa situazione, naturalmente, sono i giovani . Ne abbiamo visti qui alcuni che  stanno riuscendo a farsi strada, ma sono pochi. Certamente noi non siamo competitivi perchè non giriamo in inglese. In Italia si doppiano i film e noi siamo contro il doppiaggio, i nostri doppiatori sono bravissimi, ma il doppiaggio non forza il pubblico ad accettare i sottotitoli e a poter apprezzare la recitazione in originale degli attori. In America il pubblico non desidera i sottotitoli, dunque essere distribuiti è molto difficile.

Carolina Piacentini ci ha detto “Ho studiato a Roma al Centro Internazionale di Cinema, frequentando scuole di teatro e se mi trovo  a New York, seguo sempre dei corsi di recitazione ma le persone con le quali ti alleni e studi, hanno un background completamente diverso dal nostro. Ogni scena può avvenire in un modo completamente diverso. Ossia qui in America hanno un sistema di recitazione differente dal nostro.” “Per la tua carriera d’attrice, cosa pensi ti possa offrire il cinema italiano?.” “ Il cinema italiano sta attraversando un momento particolarmente difficile, specialmente in questa fase storica. In un Paese dove non  si difende la cultura, anche il cinema non trova supporto. Io, comunque, non mollo e dico a tutti di non mollare. In questo lavoro  sia che tu faccia il regista o il direttore della fotografia, oltre al talento ti premia la resistenza e l’amore per questa professione perchè se ami qualcosa la difendi.” “Pensi che per lavorare sia necessario cedere a compromessi ?”Certo si vedono tanti esempi del genere, specialmente nelle fiction ,ma io credo nella qualità e nella pulizia, per cui dico che certi compromessi non m’interessano. Si può fare questo lavoro in un modo pulito, amarlo e difenderlo, amarsi e rispettarsi.” “Quale giovane regista  maggiormente apprezzi nel nostro cinema. “” Io amo molto Paolo Sorrentino, apprezzo molto il suo cinema e come attrice mi piacerebbe molto lavorare con Paolo Virzì perchè riesce ad estrarre il meglio da ogni attore. A Los Angeles sono con il film “L’Industriale” diretto da Giuliano Montaldo, un film molto bello ed importante; racconta la crisi che sta accadendo nel nostro Paese. L’industriale si trova in un momento di  grave difficoltà finanziaria, io sono sua moglie, e di conseguenza quei problemi coinvolgono la nostra vita. Ho terminato di girare ad ottobre  il film “Una Famiglia Perfetta” diretto da Paolo Genovese, con un gruppo  di compagni di lavoro splendidi: Sergio Castellitto, attore meraviglioso, Claudia Gerini, Francesca Neri , Ilaria Occhini, Eugenia Costantini. Una storia originale. Un ricco signore molto solo decide di mettere in scena a casa sua una cena di Natale con la famiglia perfetta, impersonata da una compagnia teatrale, che dopo momenti di gloria si accontenta di qualsiasi lavoro: sagre, presepi. Purtroppo gli attori percepiranno una paga soltanto se interpreteranno la parte senza mai sbagliare.”

Al Festival è stato presentato alla memoria di Carlo Ponti il film “La Ciociara”. Dall’apertura del Festival sono seguite l proiezioni dei film italiani “Acciaio”, “Il Rosso e il Blu”, “La Kroptonite nella Borsa”, “Il Giorno in Piu”, “Diaz”, “L’Industriale”, “Magnifica Presenza” “Il Cuor Grande delle Ragazze”, “Posti in Piedi In Paradiso”.

Exit mobile version