Spettacolo

Bela Lugosi, il Principe della notte.

Ricordo dell'attore che più si è immedesimato nel ruolo di Dracula.

Roma, 16 agosto 2021.

<Io sono il Conte Dracula, re dei vampiri, io sono immortale>.

Queste sono le ultime parole pronunciate da Bela Lugosi il 16 agosto 1956, sessantacinque anni fa, da una clinica di Los Angeles dove è ricoverato, prima di morire.

Bela Lugosi, al secolo Béla Ferenc Dezso Blasko, è unanimemente riconosciuto come il più grande interprete nel ruolo di Dracula, creazione letteraria di Bram Stoker.

Bela nasce a Lugoj nel 1882, un piccolo distretto rumeno, da una famiglia di origini ungheresi e di religione cattolica successivamente adattando il nome della natia cittadina al nome d’arte Lugosi.

Di bel portamento, fascino ed accento mitteleuropeo, Lugosi inizia l’attività teatrale con piccole parti che però lo connotano come particolarmente bravo nell’immedesimazione.

Dopo la prima guerra mondiale l’approdo negli Stati Uniti a Los Angeles, proprio in concomitanza col boom cinematografico, dove però Lugosi insiste con il teatro la sua grande passione.

Nel 1927 il primo assaggio nel ruolo di Dracula nell’adattamento teatrale in scena a Broadway, fino al fatidico 1931 quando viene diretto da Todd Browning nel Dracula cinematografico.

La Universal Pictures investe più di 400.000 dollari per il film, Dracula, che proietta Lugosi nel firmamento cinematografico e segna di fatto la demarcazione tra cinema muto e sonoro.

Lugosi, a 49 anni in età più che matura, aggiorna il personaggio del vampiro rendendolo perfino elegante e affascinante con il frac, papillon al collo, scarpe lucentissime e capelli curati e perfetti.

Il successo va al di là di ogni più rosea previsione, con una versione anche in lingua spagnola per i latino-americani, con Lugosi che domina la scena in lungo e in largo.

Lugosi, dopo la sbornia del successo della Universal, lavora molto per tutti gli anni trenta specializzandosi particolarmente in caratteristici ruoli da cattivo, da mostro, da scienziato pazzo.

Sono anche gli anni della forte rivalità con un altro grande caratterista come Boris Karloff, con cui gira nel 1939 <Il figlio di Frankenstein>.

A lungo andare la connotazione cinematografica di Lugosi diventa un limite per l’attore, che viene scartato per produzioni diverse dall’horror.

Anche problemi di salute condizionano il prosieguo della carriera di Lugosi, che ricorre sempre più all’uso di oppiacei.

Il declino è certificato negli anni cinquanta con un ultimo sussulto nel 1955 ne <La sposa del mostro>, poco prima della dipartita dell’anno successivo.

Bela Lugosi, per volere del figlio, viene sepolto in California con indosso l’inseparabile mantello nero, foderato di rosso, a ribadire la personificazione stessa della figura del vampiro.

A ribadire il suo credo artistico Lugosi in un intervista dice:<Non puoi essere credibile se, recitando in un film dell’orrore, te la ridi sotto i baffi…se non sei serio la gente lo capisce>.

C’è tutto in questa frase, non semplice finzione ma vera e propria esperienza di vita.

 

 

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