Calcio

Garcia: “Dobbiamo avere consapevolezza della nostra forza per regalare felicità ai nostri tifosi”

In vista dell’esordio in campionato contro la Fiorentina, il mister della Roma detta le regole ai suoi.

Rudi Garcia non si nasconde e nella conferenza stampa di presentazione dell’esordio in campionato contro la Fiorentina nell’anticipo di sabato sera dell’Olimpico (20.45), indica la strada ai suoi giocatori: “Dall’inizio della preparazione ho letto e sentito tutte le cose che si sono dette, sembra che siamo passati dalla Roma che ha già vinto lo scudetto a pensieri più negativi negli ultimi 15 giorni, sul caso Benatia, sugli infortunati. Certo che abbiamo problemi, come tutte le squadre, ma i problemi sono sempre anticipati, per questo abbiamo una rosa ampia, facciamo in modo di gestire queste cose, affrontarle e superarle. Noi allenatori e giocatori non possiamo essere come l’ambiente, come i tifosi e la stampa, non possiamo dipendere dai momenti o dagli episodi, i nostri tifosi possono essere euforici o depressi, ma noi dobbiamo mantenere la barra, su due certezze: la consapevolezza della forza del nostro gruppo e fare in modo di regalare felicità ai nostri tifosi, con entusiasmo in campo. Questo è il mio obiettivo principale e quello della squadra”.

Poi il discorso si sposta sulla rosa che la società gli ha messo a disposizione.

“Abbiamo una rosa più ampia di quella della stagione passata ed era necessario che fosse così perché abbiamo tante partite da giocare quest’anno, almeno ventidue prima di Natale. Per fare in modo di non avere solo una scelta in un ruolo preciso bisogna avere almeno due giocatori per ruolo, io sono più tranquillo. Sabato alcuni giocatori non saranno con noi, ma ho altre scelte da fare, la cosa buona è che poi avremo quindici giorni per aspettare il ritorno di alcuni, ci sarà tempo dopo la prima partita. Il gruppo non vede l’ora di iniziare le partite ufficiali. Loro sono fatti per la competizione, tutte le amichevoli servono ma non c’è niente come paragone ad una gara ufficiale come quella contro la Fiorentina. Anche l’ultimo arrivato Manolas è disponibile e convocabile. Lui è un giocatore che ha carattere e mentalità. E’ veloce, ha già giocato ad alti livelli e sarà un giocatore del nostro futuro. Non gioca da tre settimane, è vero, e questo forse potrebbe essere un problema per scendere in campo da titolare contro i viola”.

Tra le armi a disposizione del mister per scardinare le difese avversarie, quest’anno ci sono due frecce come Gervinho e Iturbe. E Garcia ne parla volentieri.

“Gervinho è nel gioco della squadra da un anno, forse di più, conosce la mia filosofia di gioco da tempo – dice il mister – Manuel sta crescendo molto, soprattutto lo abbiamo visto tutti qui in casa col Fenerbahçe, ha una voglia tremenda, è entrato in campo correndo come un pazzo con tanta voglia, sono sicuro che i tifosi lo avranno notato, sono contento del suo atteggiamento, poi forse sbaglierà qualcosa, ma è un talento immenso, la sua velocità ci servirà, lui deve tenere la sua creatività, ma deve sapere che ci sono delle posizioni e degli atteggiamenti difensivi da avere subito, ma ha già imparato tanto. Poi ci sono Florenzi, Ljajic, Borriello e il piccolo Sanabria che può fare belle cose. Siamo tranquilli in attacco, avrò la possibilità di cambiare diverse cose durante la partita. Per la Champions possiamo giocarcela, saremo un’outsider”.

A chi gli fa notare delle assenze di giocatori caratteriali come Maicon, Strootman e dell’ormai ex Benatia, poi, risponde: “Ho tanti giocatori di carattere, non solo De Rossi e Totti, anche De Sanctis e Castan, un giocatore molto importante nello spogliatoio e in campo. Non sono preoccupato, sicuro che quando torneranno Maicon e Strootman saremo ancora più forti dal punto di vista mentale, ma anche i giovani hanno fame e l’hanno mostrato quando sono entrati all’Olimpico contro il Fenerbahçe. E’ l’atteggiamento che mi aspetto da loro, lo sanno, non devono mollare neanche un secondo, può succedere di tutto, ma dobbiamo dare tutto in campo”.

Quindi il discorso scivola su Destro: “Mattia sicuramente è un giocatore importante, non solo che fa gol, è un giocatore anche della Nazionale Italiana, è giovane e migliorerà ancora, ha fatto la preparazione intera che non ha fatto lo scorso anno. Lui è un giocatore sottovalutato anche dal punto di vista personale, è un ragazzo d’oro, può aiutare i compagni e la squadra, può diventare un giocatore importante anche per i tifosi. Per questo è importante che siano tutti dietro la squadra, ma abbiamo una grande opportunità di lottare in alto. Attenzione, però,  perché dobbiamo solo vincere domani. Poi la gara contro l’Empoli diventerà la più importante. Quando arriverà la Champions sarà pericoloso pensare ad altro rispetto al campionato. Ma ora, ripeto, concentriamoci sula Fiorentina, che ha vinto dieci amichevoli su undici”.

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