Politica

Deutsche Bank – turbativa di mercato

Deutsche BankRoma, 8 maggio – Mentre infuria “sottoBoschi”, lo scandalo della triade delle banche rosse, Etruria, Marche, Carichieti e quant’altre vi sono coinvolte, a cui si tenta un “possibile” insabbiamento, un’altra banca entra nell’occhio del ciclone, la Deutsche Bank.  Beh, non era una novità ma, 2011-2016, ci sono voluti ben cinque anni per appurarlo! Certo, “vox populi, vox Dei”, ma a nessuno gliene fregava più di tanto perché, ormai è opinione diffusa e consolidata che in Italia le cose vanno così. La gente è troppo assuefatta a questi fatti per cui è entrata anche nell’incapacità di reagire e alla insensibilità e a questo non ci si può fare niente. Bene; il tribunale di Trani “ha scoperchiato gli altarini” e riesumato una vecchia (ma non tanto) storia.

Cos’è successo?

È presto detto; anno di grazia 2011; la Deutsche Bank di Francoforte immette sul mercato un volume come 7 Mld di Euro di titoli italiani dello stato.

Che cosa significa?

Tante alterazioni del mercato finanziario che hanno avuto come conseguenza soprattutto una incidente turbativa del quadro politico italiano.

Sintesi, costrizione alle dimissioni del governo in carica; Berlusconi.

Scendere nei dettagli dell’operazione non è possibile in una sede come questa perché si tratta di un’operazione di alta finanza la cui strategia non è sintetizzabile a livello di cronaca ma ci basti sapere che un’operazione del genere è in grado di fare esplodere lo spread a livelli vertiginosi anche senza che sussistano le condizioni finanziarie perché ciò avvenga.

Risultato, spread a quasi 500 punti e caduta del governo Berlusconi.

Qualche decennio fa, sarebbero occorsi non meno di venti o trent’anni perché notizie del genere avessero il “nulla osta” alla diffusione pubblica, ma oggi le cose sono diverse.

La verità su questa operazione finanziaria è venuta alla luce e questo, oggi, chiarisce soprattutto la natura dei “baci e abbracci” che i capi di stato, prima fra tutti la Merkel, di quest’Europa che non esiste, ieri si scambiavano con Berlusconi e oggi con Renzi.

Inoltre questo conferma anche “tutto ciò” che, in un modo o nell’altro, “stava dietro” a questo avvenimento non piccolo e che anch’esso era diventato  “opinione diffusa”.

Oggi, però, il problema non è più questo, che equivale alla conferma di ciò che già si sapeva, che si intuiva ed era stato vociferato, perché, escluso il procedimento giudiziario, che riguarderà il caso, sarebbe come l’avere “scoperto l’acqua calda”, ma, piuttosto, quale sia stata la ragione per cui è stata fatta, e lo scopo che l’operazione si prefiggeva, nonchè l’origine , vale a dire il o i mandanti dai quali è partito l’ordine, anche se, per chi non abbia proprio voglia di vederlo, anche a livello deduttivo, esso è sempre apparso molto chiaro.

Il Tribunale di Trani riuscirà, o gli verrà messo in condizioni di consegnare  ufficialmente alla Storia questo dettaglio della situazione che, in tutta l’operazione, è il più importante?

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