Medicina

Contagio Coronavirus: Aggiornamento del 24.04.2020

Il numero dei contagi da coronavirus di ieri è di 3.021, scendono a 420 i decessi

Contagio Coronavirus Covid-19: i dati delle ultime 24 ore.

Coronavirus dai dati forniti dal Dipartimento della Protezione Civile. I nuovi contagi da coronavirus sono 3.021, 2.922 i guariti, 420 i decessi.

Contagio Coronavirus – Questi i dati ufficiali forniti alle ore 18:00 del 24.04.2020 con il bollettino ufficiale comunicato dal Dipartimento di Protezione Civile sulla situazione della diffusione e del contagio coronavirus in Italia.

Il totale delle persone risultate colpite dal contagio da Coronavirus, è di 192.994, +3.021 (ieri erano 189.973,+2.646).

I contagiati dal coronavirus in cura sono 106.527, – 321 (ieri 106.848,-851), di cui in terapie intensive 2.173, – 94 (ieri 2.267, -117, in diminuzione costante da 18 giorni), ricoverati con sintomi 22.068,- 803 (ieri erano 22.871, -934); in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi  82.286, + 576 (ieri erano 81.710 +200)

Le persone guarite dal contagio coronavirus, in totale sono 60.498, + 2.922 (ieri 57.576,+3.033)

I morti per il contagio coronavirus sono in totale 25.969,+420 quindi -44 di ieri (25.549,+464), dati questi ultimi da confermare quando l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso)

Come avevamo detto, dai dati forniti dalla Protezione Civile, non è precisato se nel numero dei morti comunicati, sono compresi eventuali decessi di ricoverati in terapia intensiva, che farebbe calare il numero dei ricoverati, risultando quindi… una vittoria sulla malattia!

CORONAVIRUS, COVID-19 – Il ministro della Salute Roberto Speranza, nel corso dell’inaugurazione dell’Edificio Alto Isolamento dell’Istituto Spallanzani di Roma, ha dichiarato che “La curva si è piegata, possiamo guardare con fiducia al futuro, ma con cautela. Ci sono le condizioni per programmare il domani ma con i piedi ben piantati nell’oggi. Il virus circola ancora nel nostro territorio, guai a pensare che la battaglia sia vinta. Abbiamo creato le condizioni ma adesso prudenza e gradualità massima, siamo davanti a un nemico difficile“, aggiungendo  “Ci siamo trovati tutti di fronte a un fatto epocale che sarà ricordato sui libri di storia. Uno tsunami che ha sconvolto le vite di ciascuno di noi. Lo Stato, le istituzioni, le regioni hanno risposto con forza e determinazione a questa onda anomala entrata nelle nostre vite. In poco tempo le Regioni, le comunità, i presidi sanitari hanno messo in campo una sfida nuova“.

Forse, un minimo di autocritica “sul poco tempo”, tenuto conto dei documenti esistenti che dimostrano superficialità e sospettosi ritardi, non sarebbe stata male. Magari, ci sarebbero stati meno morti… ma non nelle famiglie dei politici, quindi… Ma l’importante, ora, è superare la fase ed andare avanti…

 

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