Dopo il sì della Commissione europea, c’è l’ok del Parlamento UE: più tempo per le multe europee sulle emissioni di CO2. Infatti, oggi il quadro di calcolo della media è annuale e diverrà triennale appena il Consiglio dei 27 Paesi avrà dato disco verde. Si tratta di ammende di 16 miliardi di euro nel 2026 per gli sforamenti nel 2025: comunque, per i princìpi contabili, i costruttori accantoneranno le somme, non investibili in nuove tecnologie.
Multe o pool per le emissioni
Il regolamento stabilisce obiettivi annuali, su periodi di cinque anni, per tagliare le emissioni medie di CO2. Per il quinquennio 2025-2029, il target di riduzione è nel 2025 del 15% rispetto ai valori del 2021. Con l’emendamento, c’è la possibilità di rispettare gli obblighi per gli anni 2025, 2026 e 2027, calcolando la media su tre anni. Oppure si crea un pool con Tesla o coi cinesi di BYD o altri giganti che vendono tantissime auto elettriche, acquistano crediti green.
Un micro passettino avanti dando più tempo per le multe europee sulle emissioni
Molto cauto Sigrid de Vries, direttore generale Acea (costruttori auto europei), secondo il quale le future nuove regole sono positive, ma serve una strategia di decarbonizzazione a lungo termine che includa colonnine e bonus. E prezzi dell’energia inferiori. Secondo l’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), l’adozione della misura è solo un primo step del più ampio e complesso percorso di revisione regolamentare settoriale. Il riferimento è al bando termico 2035. Invece, per Transport & Environment, la nuova regola è un regalo inutile all’industria automobilistica, perché le vendite di auto elettriche sono in aumento in Europa: “La Commissione europea ha risposto alle pressioni delle Case proponendo di dare alle aziende fino al 2027 per rispettare i loro obiettivi di riduzione delle emissioni dell’UE”.