Una gita a ...

A Nepi la Rocca dei Borgia

Tra le pianure della campagna viterbese, Nepi spicca su una verdissima rupe di tufo.

Dall’altura tufacea che declina lungo le gole dei fiumi Falisco e Puzzolo, Nepi è un piccolo centro del viterbese, segnato dalla civiltà Etrusca e delle vicende delle nobili famiglie dei Borgia e dei Farnese, e oggi conserva ancora un fantastico aspetto medievale.

Nella storia vantava una cinta muraria tra le più forti e indistruttibili dell’intera zona, di cui si conservano tratti etruschi, medievali e cinquecenteschi, che da soli raccontano molto dell’importanza che questo piccolo centro ha rivestito nei secoli, soprattutto grazie alla sua posizione strategica.

Insieme agli archi dell’Acquedotto romano, la Rocca dei Borgia è il monumento che più di ogni altro affascina. Tra le sue mura ospitò illustri personaggi che nei secoli si contendessero il possesso di queste terre: da Matilde di Canossa al cardinale Rodrigo Borgia e suo figlio Cesare, fino a Pier Luigi Farnese. Conserva tre torri cilindriche e una quadrata, restaurate in parte in tempi recenti.

La passeggiata nel centro storico può continuare alla ricerca del Duomo, con la cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, sorta sulle rovine dell’antica chiesa paleocristiana di cui affascina il portico a tre archi che precede l’ingresso e la cripta molto suggestiva, sorretta da ventiquattro colonne, ognuna con un capitello differente.

Su piazza Umberto I, all’interno del barocco Palazzo Comunale – progettato da Antonio Sangallo nel Rinascimento – si trova un bel ciclo di affreschi e il Museo Civico con una ricca collezione di reperti archeologici rinvenuti nelle necropoli preromane dei dintorni; ceramiche, vasellame, sculture e monete appartengono a fasi differenti dello sviluppo della cittadina.

Per l’origine tufacea della roccia sulla quale sorge Nepi, non è difficile pensare che siano state tracciate della “vie cave” di antica percorrenza, stretti sentieri tra alte pareti di roccia. Una di queste si trova lungo il tracciato della via Amerina, una delle tre strade che caratterizzano la zona archeologica, presso la necropoli dei Tre ponti. Qui è possibile vedere le diverse tipologie di sepolture risalenti al III secolo a.C.

Non si può lasciare Nepi senza provare il salame cotto, un salume di carne di maiale buono sul pane e ottimo sulle bruschette calde mentre ci si disseta con la sua acqua minerale imbottigliata nello stabilimento delle Terme dei Gracchi. Pochi chilometri fuori dall’abitato si può visitare la gola rocciosa da cui la fonte d’acqua pura sgorga in una piccola cascata.

 

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