L’au
tore di questo bellissimo libro è l’amico Augusto Frasca, grande osservatore di sport, per molti anni impegnato quotidianamente sul fronte mediatico nazionale ed internazionale; con la ricostruzione della biografia di Giulio Onesti chiude un ciclo dedicato a personaggi storici dello sport italiano: Oberweger (2000), Dordoni (2002) e Dorando Pietri (2007); molti gli altri impegni editoriali di Frasca, dal Libro della Atletica Leggera al volume Roma Olimpica, la me ravigliosa estate del 1960, libro celebrativo della Olimpiade romana, scritto insieme a Vanni Lòriga.
E veniamo a questo volume dedicato a Giulio Onesti: nel giugno del 1944, il panorama duro e inquieto di un Paese lacerato nei territori e nelle coscienze, trovava del tutto impreparato il mondo dello sport.
A partire da quella data, si corse il rischio che quel mondo venisse travolto da necessità più vitali; perché quel rischio fosse sventato, occorrevano capacità di analisi, intuito e tempestività, ma soprattutto uomini in grado di affrontare con lucidità la delicata situazione.
Chiamato a liquidare quanto restava di una organizzazione uscita turbata dalle vicende belliche, ignorando le indicazioni governative, un uomo deciso e coraggioso si accinse all’impresa di comporre rivalità e contrasti, e di gettare le basi della ricostruzione. L’impresa ebbe successo, aprendo così il lungo viaggio del grande Giulio Onesti alla guida di uno sport nazionale che ancora oggi, di quella organizzazione, conserva, a cento anni dalla nascita del protagonista, visibili le tracce, rappresentando un esempio da seguire e da imitare nel contesto della organizzazione sportiva internazionale.
Ed. Coni e Fondazione Giulio Onesti, pag. 288, recensione di Franco Vivona
