Cronaca

Piena luce su sacerdote aggredito. Finora 5 gli arresti

cc arresto R c aggress preteRidotto in fin di vita perchè aveva chiuso la porta della canonica. 
Reggio Calabria, 28 maggio 2017 – Concluse le prime indagini in relazione al tentato omicidio di mons. Giorgio Costantino, di 74 anni, parroco della chiesa di “Santa Maria del Divin Soccorso” del quartiere Gebbione, nella periferia sud della città, aggredito intorno all’una del  24 maggio. L’anziano sacerdote,   sarebbe stato svegliato da rumori sospetti. Uscito dalla canonica, si trovava di fronte sette giovani che dopo aver forzato il cancello d’ingresso, erano penetrati nel cortile della casa parrocchiale. Il prete ha gridato loro di andare via ma, il branco, lo ha invece circondato e uno di loro lo ha colpito con estrema violenza, con calci e pugni, finchè il religioso si è accasciato sanguinante a terra. Immediatamente i giovani sono scappati.
Benchè ferito alla testa ed al corpo, Don Giorgio riusciva a dare l’allarme. Soccorso, il 74enne parroco veniva trasferito all’ospedale di   Reggio Calabria dove in mattinata entrava in coma rendendosi necessario per lui un delicato intervento neurochirurgico per la riduzione di un esteso ematoma cerebrale, intervento tecnicamente riuscito.
Poichè la parrocchia in precedenza era stata fatta oggetto di danneggiamenti volontari, Don Giorgio aveva fatto installare un sistema di videosorveglianza, che ha così ripreso  il pestaggio. I Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, coordinati dal Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho e dal Procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, dall’esame del filmato, hanno identificato il primo aggressore,  G.G., 25enne con precedenti che veniva sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria con l’accusa di “tentato omicidio”.
Il movente della brutale aggressione, era da ricercare nel fatto che mons. Costantino aveva  chiuso la porta della canonica, utilizzata come porta di calcio, e per impedire di continuare a giocare e provocare disturbi e schiamazzi.
Le indagini degli investigatori dell’Arma, portavano all’identificazione di altre 4 giovani A.C., di 25 anni, D.Z. di 19, S.D’A. e S.L di 26 anni.
Il Gip, in relazione alle indagini svolte e dalle prove raccolte dai Carabinieri, recependo le richieste formulate dal sostituto procuratore titolare delle indagini, con il coordinamento del Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho e del Procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni, ha emesso due ordinanze di custodia cautelare. La prima a carico di G.G. confermando la contestazione di tentato omicidio, che resta così detenuto in carcere, ed una seconda di custodia cautelare agli arresti domiciliari,    a carico dei quattro giovani identificati, con l’accusa di “favoreggiamento personale nei confronti di G.G.”, avendo reso false dichiarazioni per coprire la condotta posta in essere da G.G., ambedue eseguite dai Carabinieri di Reggio Calabria.
Intanto, Mons.  Giorgio Costantino è uscito dal coma, riconoscendo le persona che gli sono vicine.

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