Spettacolo

Roma Fringe Festival 2020: finale e premiazioni

Roma, 21 gennaio 2020 – Il 24 gennaio, al Teatro Vascello a Monteverde Vecchio, la finale e le premiazioni del ‘Roma Fringe Festival 2020’. In scena: Antigone, del Collettivo Imperfetto di Roma, la difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, di Les Moustaches di Bergamo, S’Accabadora, di Anfiteatro Sud di Cagliari.
Dopo la fitta programmazione che dal 6 al 17 gennaio ha visto 24 debutti alternarsi sui palchi del Roma ‘Fringe Festival 2020’ alla Pelanda, il festival italiano del teatro indipendente, il primo Fringe della penisola, si concluderà il 24 gennaio presso il Teatro Vascello con una serata staffetta che vedrà in scena i 3 spettacoli finalisti, per decretare il vincitore dell’ottava edizione.
A decidere chi saranno i vincitori del Roma Fringe Festival 2020 sarà una giuria composta da Manuela Kustermann (presidente di Giuria) Ulderico Pesce, Valentino Orfeo, Ferruccio Marotti, Pasquale Pesce, Pierpaolo Sepe, Italo Moscati, Raffaella Azim, insieme a un parterre stampa che assegnerà il premio della critica.
Tra i premi 2020, inoltre, si aggiunge una novità: l’introduzione del ‘Premio Alessandro Fersen’ per la ricerca e innovazione che verrà direttamente dalla Fondazione Alessandro Fersen.
Gli spettacoli finalisti del Roma Fringe Festival 2020 che si contenderanno i premi sono: Antigone, del Collettivo Imperfetto di Roma, regia e drammaturgia di Alessandro Anil con Sofia Taglioni, Giovanni Serratore, Francesco Lamantia, Piero Cardano, Angelica Prezioso; La difficilissima storia della vita di Ciccio Speranza, di Les Moustaches di Bergamo, drammaturgia di Alberto Fumagalli, regia di Ludovica D’Auria e Alberto Fumagalli, con Giacomo Bottoni, Francesco Giordano, Antonio Orlando; S’Accabadora, di Anfiteatro Sud di Cagliari, regia e drammaturgia di Susanna Mameli con Elisa Pistis e Marta Proietti Orzella, musiche di Paolo Fresu, produzione videomapping e realtà aumentata di Michele Pusceddu e Francesca Diana.
Oltre agli spettacoli, il Roma Fringe Festival 2020 conferma la sua visione di osservatorio organizzando una sessione di dibattito Fringe Talk due giornate di studio il festival dedica alla riflessione sulle politiche di sviluppo del teatro indipendente, a testimonianza dell’attenzione che il Fringe rivolge, fin dai suo inizi, al Teatro Indipendente e al suo sostegno.
Come lo scorso anno a coordinare i lavori, che si terranno nei giorni 21 e 22 gennaio dalle ore 10,00 alle ore 13,00, sarà Ferruccio Marotti, Professore Emerito di Discipline dello Spettacolo dell’Università di Roma “La Sapienza”.
Ad ospitare le giornate di studio sarà l’Università di Roma Tre, Dipartimento di Architettura, Sala Musmeci, Padiglione 8, all’interno del complesso del Mattatoio, a Testaccio.
Interverranno: Fabio Galadini, Direttore Artistico Roma Fringe Festival; Luca Ruzza, Docente di Performance Design, Facoltà di Architettura Università di Roma “La Sapienza”; Marco Ciuti, Direttore organizzativo e amministrativo del Teatro Vascello di Roma, Centro di Produzione Teatrale; Roberta Scaglione, Socio fondatore e co-direttore Pav snc; Giulio Baffi, Presidente dell’Accademia di Belle arti di Napoli, Presidente dell’Associazione nazionale dei Critici di Teatro / Anct, critico teatrale della redazione de la Repubblica/Napoli; Davide Ambrogi, Presidente Fringe Italia e fondatore Roma Fringe Festival.
I 3 spettacoli in gara sono stati selezionati da una giuria di qualità su 24 debutti provenienti da Italia, Inghilterra, Svizzera, Messico. Si è trattato di prime nazionali assolute, inizialmente scelte dalla commissione artistica guidata da Fabio Galadini: “pezzi unici”, tra commedia di tradizione italiana, comicità, noir, drammi, teatro civile e commedie, per raccontare un paese e una società dalle tante e complesse sfaccettature, offrendone uno spaccato non solo teatrale ma anche sociale, politico e storico. Con particolare riferimento al tema dell’inclusione e della diversità. “Indipendente è una parola chiave anche per questa edizione” spiega il direttore artistico Fabio Galadini “perché da questo concetto abbiamo creato, grazie all’adesione di 12 teatri in tutta Italia, a partire dal prestigioso Teatro Vascello di Roma, un circuito che abbiamo chiamato Zona Indipendente. Una rete di 12 teatri che ospiteranno, nella stagione 2020/2021, lo spettacolo vincitore del Roma Fringe Festival 2019. Questo, insieme alla possibilità di partecipare a uno dei fringe europei, è un premio, che al di là di riconoscimenti o titoli rappresenta in concreto una seria opportunità per l’artista o la compagnia vincitrice di far conoscere il proprio lavoro”.
Il Roma Fringe Festival è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale e Azienda Speciale Palaexpo

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