Estero

Carl Piscitello al traguardo dei cento anni….

Lui c’è riuscito, in buona salute e con una memoria ferrea.

Los Angeles – È forse il privilegio di una generazione cresciuta in un ecosistema più salutare? Oppure dipende dal DNA? La vita si è allungata, ma i rischi di malattie  si sono intensificati.

Negli inviti di compleanno,  la nipote di Carl ha scritto. ” I primi cento anni sono stati difficili, i prossimi cento voleranno”. Carl, comunque, rappresenta un’epoca scomparsa,  il tempo della grande immigrazione. Con la famiglia, all’età di sei anni , via nave, il 4 Luglio del 1920 Carl ha toccato il suolo d’America, il Paese dei sogni.  In Fostoria, Ohio,  Carl  a 7 anni vendeva per la famiglia pomodori, cetrioli e zucche al costo di un centesimo l’uno per aiutare il bilancio familiare. A Chicago  a 10 anni puliva le scarpe , vendeva giornali e fiori. I 12 e 13 anni li passa a lavorare in un negozio d’abbigliamento, spesso portando direttamente al compratore i vestiti acquistati. Questo servizio lo fece trovare di fronte al famoso  Al Capone, che gli compensò la fatica del viaggio con salame, pane e vino e l’aggiunta di $5. Gli offrì pure un lavoro per vendere alcool fatto in casa (si parla del tempo del proibizionismo) con la possibilità di guadagnare 25 centesimi a contenitore. Il padre gli consigliò di abbandonare il  tutto nel caso la polizia lo avesse avvistato.

La California fu l’ultimo trasferimento per via del clima migliore. Alla famiglia fu consigliato di vendere quel che avevano e trasferirsi sulla costa west d’America. Carl investì subito $610 per acquistare un Reo Speedwagon così, a 14 anni, dovette attraversare l’America alla guida dello Speedwagon. Data la distanza da percorrere e che giornalmente potevano  essere percorse 250 miglia, con una velocità di 40 MPH e dovendo evitare di surriscaldare i pneumatici, per consentirgli di riposare un pò, il padre aveva portato con  loro un amico, mantenendosi mangiando lepri selvatiche e abbeverandosi dove era possibile.

Arrivati a Waterford,  perse la patente  e, per poter lavorare, dichiarò di avere  16 anni, anzichè 14. per aiutare a mantenere la famiglia, Carl lavorava dal mattino alla sera, scaricando e trasportando sulle spalle sacchi di farina e in più, accompagnava la madre al lavoro, finchè una volta, per stanchezza, ad Hickman, andò a sbattere contro un’abitazione. Seppure non c’era nessuno in casa, lasciò il suo recapito e pagò i danni, provocando l’ammirazione del danneggiato. Quell’episodio, però, servì a imporsi di non guidare più quando si sentiva stanco.

Cambiò più lavori, da venditore di macchine a meccanico o comunque tutto ciò che poteva contribuire ad aumentare il bilancio famigliare.

Con la crisi del ’29,  la famiglia di Carl si trasferì a San Leandro dove  prese la licenza come macchinista. Nel 1942 Carl sposò Mary e nella loro nuova casa a San Leandro, nacque Richard che però soffriva di asma allergica .  Per tale problema, si trasferirono a Oakdale, comprando un ranch con 29 acri  di terreno e la famiglia si allargò con la nascita di Judie e Jim.

Mary morì nel 1980 per un linfoma maligno. Carl iniziò a viaggiare  in moltissimi Paesi , una sua grande passione.

Mentre   la famiglia festeggia fra figli, nipoti e pronipoti i suoi 100 anni tra nipoti e pronipoti, Carl se la ride davanti alla torta dove soffia sulle candele il tempo passato , presente e futuro…

La vita di Carl dovrebbe essere un esempio per tutti. Fin da bambino ha sempre lottato onestamente  senza mai fermarsi dinanzi agli ostacoli pur di aiutare e proteggere la famiglia, non spaventandosi dell’incognita di un nuovo lavoro o il cambiare località abitativa.

Onore e lunga vita a Carl Piscitello!

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