Esplosioni Ankara: Frati Assisi, la pace non si tocca. Deprecabile e vile attentato. Finora, si contano 86 vittime

Stava per formarsi un corteo per la pace

Roma, 10 ottobre – “La pace non si tocca. È stato un deprecabile e vile attentato verso uomini indifesi che testimoniavano il valore della pacifica convivenza. Continueremo a difendere tutto ciò che è umano dalle barbarie inumane. San Francesco lenisca il cuore di quanti sono affranti e soffrono per i morti e i feriti di questo sanguinoso attentato”. Queste le parole del direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato in relazione alla strage consumata alle 10 di stamane ad Ankara, vicino la stazione ferroviaria, dove si stava  radunando una folla di partecipanti al corteo per la pace, chiedendo la fine del conflitto con il pkk curdo.

Secondo le autorità, sono state due le esplosioni, quasi simultanee ma  non è ancora chiaro se sia stata opera di kamikaze. L’atto terroristico ha provocato 86 morti e 186 feriti, di cui 28 in gravi condizioni.

La manifestazione è stata sospesa e gli organizzatori, nel timore di nuovi attentati, hanno invitato la gente non ancora giunta, a rimanere o rientrare a casa.

“Condanniamo con forza questo attacco che prende di mira l’unità. Siamo contro ogni forma di terrorismo”: così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sulle due esplosioni mentre il Pkk curdo ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale nel conflitto con la Turchia nel sud-est del Paese in vista delle elezioni anticipate del primo novembre.

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