Posto agli arresti domiciliari con l’accusa di tentata concussione. È stato anche a capo commissione anticamorra

Caserta, 20 maggio – Le indagini svolte dal nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta e coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), sono nate a seguito della particolareggiata  denuncia sporta dal direttore generale dell’azienda sanitaria di Caserta, Paolo Menduni.

Paolo Romano, secondo l’accusa, nel corso di vari incontri avuti con Paolo Menduni, avrebbe messo in atto una serie di pressioni al fine di ottenere la nomina di “persone gradite”,  proprio in forza ad una sorta di accordo politico che prevedeva la spartizione di incarichi apicali nella pubblica amministrazione regionale. Quando il Menduini aveva effettuato alcune nomine non rispondenti agli indirizzi dati da Romano, questi sarebbe arrivato alle minacce  per farle revocare.

Le denunce di Menduini, ha precisato il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo ”sono state poi confermate da altri dirigenti dell’Asl casertana che ai magistrati hanno parlato di un clima fortemente ostile a Menduni, di ‘forme d’attacco’ e pressione del potere politico verso l’Asl mai visto in tanti anni nell’Asl, tanto che qualcuno ha riferito che era in atto un’operazione tesa alle dimissioni di Menduni”. Inoltre, ”elementi significativi di prova emergono anche dal contenuto delle conversazioni telefoniche intercettate nelle quali Romano  manifestava la propria preoccupazione per la denuncia presentata dal Menduni”.

​Paolo Romano, 49 anni, imprenditore, è in consiglio Regionale dal 2000. Tra gli incarichi, ha rivestito anche quello di presidente della Commissione speciale anticamorra e contro la criminalità organizzata.

Romano ha aderito nel 2013 al Nuovo centrodestra (Ncd) ed è candidato alle Europee nella Circoscrizione Sud.