Politica

FAREFUTURO CAMBIA IL CONCETTO DI EROE

EROE: chi dà prova di straordinario coraggio e abnegazione; chi si sacrifica per affermare un ideale; chi si assegna compiti e sacrifici insostenibili, o anche chi va incontro a rischi e pericoli; capace di imprese eccezionali. Sono alcune delle dizioni che, un libro chiamato dizionario, danno come definizione della parola “EROE”
 
 

Leggendo però “Farefuturo web magazine” il periodico della Fondazione presieduta da Gianfranco Fini,  il personaggio dell’anno 2009 è Stefano Cucchi, per il quale propone un “riconoscimento alla memoria”.
 
Si, si parla proprio di quello sventurato ragazzo che ha trovato orrenda morte per cause e responsabilità ancora da accertare ma la Magistratura sta svolgendo indagini in tutti i sensi. Si, perché Stefano Cucchi, sarebbe stato pestato sotto le aule del Tribunale di Roma, ad opera presunta di Agenti della Polizia Penitenziaria. Poi, una serie di presunte omissioni o colpe professionali da parte di medici dell’Ospedale Sandro Pertini. C’era stato anche un rimpallo iniziale con i Carabinieri che avevano proceduto all’arresto di Stefano Cucchi per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, ma i sopralluoghi effettuati nelle camere di sicurezza dell’Arma ad opera di parlamentari non certamente schierati con i Carabinieri, Magistrati inquirenti che hanno sentito i militari operanti e addetti alla traduzione in Procura per il processo, hanno escluso responsabilità dell’Arma.
 
Un attimo, forse qualcosa non ci è chiaro. Stiamo parlando di un ragazzo ucciso mentre era a disposizione dello Stato quale spacciatore, che ha fatto un’orribile fine, ma condannato!
I presunti autori del crimine, sono indagati ed in corso esiste un’indagine che speriamo sia rapida per accertarne le giuste responsabilità con la giusta esemplare condanna.
 
Certo, la vicenda Cucchi ci fa riflettere.

Fossimo Magistrati, la prima cosa che disporremmo è una perizia psichiatrica sugli Agenti di Polizia Penitenziaria, anche su quelli del presunto pestaggio di Teramo citato sullo stesso sito.

 
Si, perché sarebbe interessante conoscere l’esito della perizia. Certo, se ci sono problemi psichici, questi operatori sarebbero da ricoverare.
 
Ma se non lo fossero?

Sarebbero sempre colpevoli delle contestazioni a loro carico ma perché nessuno si chiede il perchè, senza alcuna apparente  motivazione, degli operatori di Polizia, dovrebbero fare uso della forza? Cosa si è verificato per scatenare la violenza di gente che giura di svolgere il proprio dovere al fine del bene della Patria e quindi dei suoi cittadini? Perché tutti questi filosofi della domenica, fingono di ignorare il problema?

Non è che forse le leggi, che loro tanto decantano, non tutelano invece proprio coloro che giustamente debbono sempre e solo rispettarle? Operatori di Polizia che vengono derisi proprio dalle persone che scortano, tipo strapagati giornalisti che legittimano l’odio ma poi fingono di essere minacciati e vogliono la scorta, non essendo l’odio un legittimo sentimento se indirizzato verso di loro!

 
Ma non vogliamo divagare.
Ci sembrava, all’inizio di aver letto sul dizionario della lingua italiana che il termine “eroe”, per il quale avanzare un riconoscimento alla memoria,   volesse parlarci del Colonnello dei Carabinieri Valerio Gildoni di 42 anni, che tentava di parlare ad un signore di 84 anni, armato di fucile che gli  ha portato via un pezzo di testa e della giovane moglie Barbara che non ha mai pronunciato una parola dinanzi a telecamere e giornalisti; pensavamo ai nostri soldati caduti per la Pace nel mondo; ricordavamo quell’uomo morto per salvare due persone in procinto di annegare;  avremmo citato Simone Neri, trentenne sottocapo di prima classe della Marina, che già in salvo a Giampilieri, ha salvato otto persone prima di perdere nell’ulteriore tentativo di salvataggio, la sua giovane vita.
No, per “farefuturo”, ci sembra di capire che  gli eroi da ricordare  non sono questi!

Per loro, “l’eroe” al quale deve andare un riconoscimento dello stato è Stefano Cucchi, non sappiamo se allo spacciatore o alla vittima a cui ripetiamo, diamo massima solidarietà ed attendiamo, come tutti, giustizia ma consentiteci di dire che questa, per noi, rimane solo ed esclusivamente volgare ed offensiva  propaganda politica!

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