Festa della Repubblica 2017. Nemmeno Bocelli è riuscito a far cantare la terza carica dello Stato – AMPISSIMA DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

La Presidente Boldrini ha rispettato la coccarda del  tricolore e, per non rovinarlo, non l’ha spillato sulla giacca, come invece hanno fatto tutte le signore sul palco.

Roma, 2 Giugno 2017 – In una bellissima giornata già estiva e con l’impiego di circa mille uomini   per garantire lo svolgimento  in sicurezza della festa della Repubblica mediante  bonifiche con artificieri e cani anti-esplosivo, tiratori scelti, varchi d’accesso con metal detector, si è svolta la celebrazione del 71° anno della Repubblica Italiana.

Via dei Fori Imperiali si animava mentre  le unità cinofile ispezionavano borse e strumenti, compresa la postazione dedicata alla Stampa e posta di fronte alla Tribuna d’Onore.

Questo il testo indirizzato dal Presidente della Repubblica e Capo delle Forze Armate, Sergio Mattarella, al Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Claudio Graziano “Nel settantunesimo anniversario della nascita della Repubblica Italiana, rivolgo il mio saluto agli uomini ed alle donne delle nostre Forze Armate ed insieme a loro rendo omaggio ai tanti caduti lungo il difficile e sofferto cammino del nostro Paese verso la libertà e la democrazia. I valori che ci hanno unito il 2 giugno del 1946, continuano a guidarci per realizzare lo stesso desiderio dei nostri padri: dare alle future generazioni un’Italia in pace, prospera e solidale, in grado di assolvere a un ruolo autorevole e propulsivo all’interno di quella comunità internazionale che abbiamo contribuito a edificare. Le difficoltà che stiamo affrontando, le minacce alla nostra sicurezza e al nostro benessere vanno sostenute con la limpida coscienza dei risultati raggiunti”.
La celebrazione era iniziata alle 9,15, al Sacrario dei Caduti a Piazza Venezia dove il Presidente della Repubblica, accompagnato dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti e dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano. All’ingresso del Vittoriano, ad attenderlo,  il presidente del Senato, Piero Grasso, quello della Camera, Laura Boldrini, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi.

La Banda dell’Esercito ha eseguito l’Inno Nazionale mentre il Presidente ha deposto la corona d’alloro sul sacello del Milite Ignoto, mentre e Frecce Tricolori hanno sorvolato la piazza lasciando nel cielo, l’interminabile Bandiera Italiana.

Al termine, scortato dai Corazzieri, il Presidente ha raggiunto e passato in rivista le truppe schierate, circa 4.000 uomini fra militari e civili.   

Le altre autorità hanno invece raggiunto la Tribuna d’onore ai Fori Imperiali, attendendo il suo arrivo. Sul palco, il Ministro dell’Interno Minniti, della Giustizia Orlando, per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vicenti, il sottosegretario Maria Elena Boschi e la Sindaca di Roma Virginia Raggi. Presente anche il presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, l’Onorevole ex ministro della Difesa La Russa e l’ex presidente della Camera Pierferdinando Casini con il figlio. Hanno assistito anche i Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate di numerose Nazioni. Sul palco, inoltre  Gianni Letta,  Andrea Bocelli e la campionessa Paralimpica di fioretto  Beatrice “Bebe” Vio.  

Non si è visto Gianfranco Fini.

Giunta quasi a conclusione la rivista, i Vigili del Fuoco liberavano la maxibandiera che ha ricoperto il  Colosseo e il presidente del Senato, Piero Grasso, quello della Camera, Laura Boldrini, il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, il presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, scendevano dal palco per attendere e ricevere Mattarella giunto a bordo della Lancia Flaminia aperta, in compagnia del Ministro Pinotti e del Generale Graziano preceduto in formazione di scorta,  dai Corazzieri a cavallo. Preso posto sul palco e ricevuti gli onori dalla formazione del Corazzieri, con l’allontanamento di questi ultimi, aveva inizio la sfilata.

Ad aprirla, 400 Sindaci dei Comuni d’Italia, con fascia tricolore,  in rappresentanza  degli oltre 7300 Comuni, con in prima fila il presidente dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, Antonio Decaro, sindaco di Bari, presidente dell’ANCI dal 2016 ed i Sindaci del Centro Italia colpiti dal terremoto, proprio a simboleggiare che la festa non è solo delle  Forze Armate  che, hanno quindi preso posto sul palco a loro riservato. Presenti anche gli studenti e i docenti di 53 scuole secondarie.

Ha quindi avuto inizio la sfilata, suddivisa in sette settori, aperta dalla banda dei Carabinieri. A seguire, le bandiere delle forze armate e i gonfaloni di Regioni, Comuni e associazioni di ex combattenti.
Il primo settore è dedicato alla “Rivista” storica con  una compagnia in uniforme della prima guerra mondiale e alle organizzazioni internazionali di cui l’Italia fa parte, Onu, Nato e Ue  e gli atleti del Gruppo paralimpico della Difesa, reduci dagli Invictus Games svoltisi ad Orlando, dove hanno conquistato diverse medaglie.

Chiusa la prima parte, è la volta delle tre forze armate: Esercito, Marina e Aeronautica Militare.
Il quinto settore è riservato  all’Arma dei Carabinieri e nel sesto i corpi militari e ausiliari dello Stato: Guardia di Finanza, Croce Rossa e l’Ordine di Malta. A seguire la Polizia di Stato, la Polizia penitenziaria, i Vigili del Fuoco, il Servizio civile nazionale e la protezione civile, la Polizia municipale rappresentata dalla Polizia Locale Roma Capitale per concludere con i Bersaglieri, che hanno sfilato di corsa, accompagnati dalla tradizionale Fanfara. Il loro tempo di marcia, è stato  scandito dal battito di mani anche da parte del Presidente Mattarella.

Mentre  di fronte al palco, si costituiva la Banda Interforze della Difesa, composta da musicanti dei vari complessi bandistici che avevano suonato, Andrea Bocelli lasciava il suo posto sul palco per scendere e raggiungere un podio posto vicino alla Banda Interforze che ha intonato l’Inno di Mameli mentre il nostro celebre soprano lo ha cantato, invogliando tutti i presenti a cantare, compreso il Presidente della Repubblica e del Senato.

Impassibile, la Presidente della Camera. Forse voleva gustare per intero l’esecuzione di Bocelli.

Al termine, grandi applausi  per lui mentre dall’alto, sfrecciavano le nostre Frecce Tricolori lasciando la scia della nostra sacra Bandiera ed il Cantante riprendeva il suo posto sul palco.

Rimosso il palco provvisorio, la Ministro del Miur Valeria Fedeli, guidando un gruppo di giovani, ha consegnato al Presidente un quadro dipinto dagli studenti.

Il Presidente ha poi salutato la nostra campionessa  Beatrice “Bebe” Vio.

Liberato il manto stradale, sono giunti la Fanfara dei Carabinieri a Cavallo e i Corazzieri che hanno reso gli onori finali al Presidente della Repubblica. Al termine dell’Inno, Mattarella  con il Ministro della Difesa e salito sulla Flaminia e, sotto formazione di scorta dei Carabinieri Corazzieri, ha lasciato i Fori Imperiali.

L’ampissima documentazione fotografica pubblicata, è per consentire di poter vivere quei momenti ed  è relativa a tutti i Reparti  ed eventi che hanno caratterizzato la Festa della Repubblica, seguendo l’ordine previsto dalla Difesa.

GALLERIA FOTOGRAFICA

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