Racconti di sport. Manfredini e gli scagnozzi di Carniglia

Alla vigilia di Palermo-Roma di domani sera (20.45) riviviamo un curioso aneddoto che ci riporta al 1962. Intanto Garcia riafferma: “Vinceremo lo scudetto”.

Roma, 16 gennaio – Domani torna il campionato con due anticipi: alle 18.00 Empoli-Inter ed alle 20.45 Palermo-Roma. Una partita, quest’ultima, che ai tifosi giallorossi più attempati ricorda la famosa vendetta del loro idolo argentino, Pedro Manfredini, nei confronti dell’allenatore suo connazionale Carniglia. Un episodio che in quegli anni ‘60 fece scalpore. Riavvolgiamo il nastro della memoria e riviviamolo insieme.

All’inizio del campionato 1962-63 i dissapori tra i due argentini sfociano nella messa fuori squadra del bomber dopo appena due giornate. Il provvedimento suscita l’indignata protesta dei tifosi, che in Manfredini hanno un idolo indiscusso, ma Carniglia va avanti per la sua strada. Senza il suo puntero per eccellenza, però,la Romainanella una deludente serie di risultati: 0-0 aCatania, 1-1 incasa conla Juve, sconfitta per 3-0 aFerrara conla Spal, sconfitta per 1-0 all’Olimpico col Vicenza, con Ginulfi all’esordio in porta al posto dell’infortunato Cudicini e Manfredini osannato in tribuna. È la settima giornata, quella della classica goccia che fa traboccare il vaso. Due giorni dopo, martedì 30 ottobre, il Consiglio Direttivo della Roma decide di esonerare Carniglia per affidare di nuovo la squadra a Foni, che l’aveva guidata prima di essere sostituito proprio da Carniglia. La prima mossa del nuovo mister, ovviamente, è quella di reintegrare in rosa Pedro Manfredini, pregandolo di fargli i gol necessari per risollevare le sorti della Roma. E quello lo prende in parola. Nella partita immediatamente successiva, infatti, segna una tripletta e nel post gara dichiara: “Oggi al posto del portiere avversario vedevo Carniglia”. Quella partita, giocata giovedì 1 novembre 1962, era proprio Palermo-Roma, con i giallorossi che aprirono le marcature con Angelillo e le completarono, come detto, con i tre gol del bomber ritrovato: 2-0 alla fine del primo tempo, 4-0 il risultato finale per un’affermazione netta e indiscutibile. Nel viaggio di ritorno in aereo da Palermo a Roma, per festeggiare il successo, tutta la squadra giallorossa intonò una canzoncina già cantata dai tifosi: “Che ce frega, che ce importa, se Cudicini non gioca in porta, ce pensa Pedro a fa’ li bozzi a Carniglia e ai suoi scagnozzi”. Manfredini era tornato prepotentemente alla ribalta della squadra e delle cronache ed il giorno dopo la Romarifiutò un’offerta dell’Inter che voleva acquistarlo.

Intanto, parlando della partita di domani, Garcia conferma quanto aveva già detto dopo la sconfitta subita a Torino controla Juve: “Vinceremo lo scudetto. Non conta che ora avremo queste due trasferte difficili a Palermo e Firenze, il calendario è stato già smentito dal campo altre volte. Da Palermo torneremo con i tre punti. Non molliamo nulla. Dobbiamo pensare partita per partita”.

E poi smentisce le voci di una possibile partenza di Destro: “Lui domani gioca. Conto su di lui per tutta la seconda parte della stagione. Io lo vedo al 100% e sono convinto che resterà con noi.

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