Sport

Lo Sport libero aiuta Draghi

Sci, Tennis, Vela, Rugby:  quanta Italia!

Roma, 9 febbraio 2021 – La cornice dello sport italiano in salute e vincente, sta accompagnando l’ardua impresa di dare stabilità e lucidità di Governo all’Italia, colpita dalla pandemia.

Dovunque sul globo sconvolto dal Covid 19 si stiano svolgendo gare sportive di livello mondiale, la presenza italiana è forte ed autorevole.

Lo sport, per l’Italia e la sua vocazione turistica essenziale, è il più importante spot che si possa immaginare.

Sia che si tratti di sport invernali con Cortina d’Ampezzo organizzatrice dei Mondiali di sci alpino, sia quelli estivi.

L’Italia della neve a Cortina, con le sciatrici italiane da oggi in prima linea pur se private dalla sfortunata Sofia Goggia, infortunatasi.

Lo sport del mare ad Auckland in nuova Zelanda con Luna rossa per mesi sui teleschermi di tutto il globo

Luna Rossa, da questo venerdì, è in lizza per contendere alla vela britannica il diritto di sfidare la Nuova Zelanda e portare, per la prima volta nel Mediterraneo, la più prestigiosa delle coppe, quella dell’America’s Cup.

Luna Rossa di Prada/Pirelli è l’equivalente di ciò che rappresenta la Ferrari in Formula Uno trasferito nel mondo nautico e nella relativa industria.

Anche lo sport simbolo del tempo libero, il Tennis, è in piena stagione.

TENNIS
In Australia, si è tinto di azzurro grazie ad un manipolo di racchette talentuose.
Con l’ altoatesimo, Yannik Sinner, confermatosi a Melbourne come il miglior giovane tennista del mondo vincendo il suo secondo titolo ATP. E’ sicuramente la racchetta del futuro.
Sinner ha disputando 5 partite al massimo dei livelli in 4 giorni.
Ha perso la quinta al tie-break contro un giovane canadese, Denis Shapovalov , 21 anni, madre russa, Tessa campionessa e sua allenatrice.

AUSTRALIAN OPEN
Di oggi, l’impresa di Fabio Fognini e di Berrettini. agli Australian Open, il primo dei 4 Grandi Slam tennistici mondiali, dove si gioca al meglio di 3 set su cinque.
Gli altri sono il Roland Garros (Parigi), Wimbledon (Londra) Flashing Meadows (New York).
Fognini, per frenare l’esuberanza del francese Herbert, è sceso sul cemento australiano con l’idea precisa di consumare il minimo necessario di energie.
Fabio c’è riuscito. I tre set sono durati un paio d’ore , ma di gioco effettivo saranno stati una ventina di minuti.
Fognini forse non ha neanche sudato. Si è affidato tutto al suo famoso Braccio. Giocando praticamente da fermo e correndo solo il minimo possibile.
Ha strappato ad ogni metà set, il servizio all’avversario. Ha difeso il proprio con la sagacia che tutti gli riconoscono ed ha superato il turno con un perentorio 6-4, 6-2, 6-3.

Brillante e convincente Matteo Berrettini, contro il sudafricano Kevin Andersonno se non altro perchè è uno dei pochi tennisti al mondo che lo sovrasta in statura.
Matteo non è certo basso perchè rasenta i due metri. Ma il 34 enne Anderson i due metri li supera abbondantemente tanto da meritarsi il nomigliolo di Struzzo.
È su questa battaglia di servizi fra spilungoni che è vissuta la sfida. Risoltasi in 3 set a favore del 24enne romano che non è solamente alto, ed atletico con fisico da rugbysta, ma è anche tennista tecnicamente rifinito.
La sua stabile posizione fra i primi dieci giocatori al mondo è dato acquisito ormai, per tenuta mentale e linearità di gioco.
Berrettini vince per 7-6, 7-5 e infine un secco 6-3!

Anche le ragazze italiane Giorgi ed Errani, tengono botta mentre si attende il prossimo debutto di Sonego.

RUGBY
Nel Rugby, l’Italia si sta presentando al vertice mondiale con la partecipazione al Torneo delle Sei Nazioni.

Sabato si va a far visita alla corazzata inglese a Twickenham, dopo la sconfitta dalla Francia.

L’Italrugby potrebbe offrire una immagine migliore se affidata ad un responsabile italiano, tipo lo stesso Sergio Parisse, capitano di lunghissimo corso.

Invece di continuare a cercare all’estero tecnici che vengono in Italia solo per mettersi in vetrina.

LO SPORT
Tuttavia gli azzurri sono lì, nel mondo, nelle televisioni, al vertice di uno sport importante ed universale.

Queste posizioni di vertice sportivo, questi traguardi, questo prestigio non è il frutto di casualità , ma di un sistema di gestione che poggia, dal dopoguerra, sulla massima autonomia dello sport, ovvero del Coni e delle federazioni.

Basato sul volontariato e l’apporto creativo e costruttivo della passione.

Negli ultimi tempi il modello italiano che si è stabilizzato fra i primi dieci paesi al mondo in ogni sport, ha rischiato e sta rischiando di perdere il suo profilo vincente.

Abbiamo rischiato persino di non poter accedere ai Giochi Olimpici di Tokio per la mancanza di autonomia del Comitato Olimpico Italiano

Il pericolo è stato sventato in parte in extremis, per gli interventi della stessa dirigenza del Coni del mondo sportivo internazionale che ha tratto l’impressione che l’attacco alla diligenza sportiva italiana in atto da parte dalle forze politiche governative, stesse per sgonfiarsi.

Si intravedeva che questa scalata partitica al ghiotto boccone sportivo ed alla sua potenzialità mediatica ed economica, aveva i giorni contati.

L’arrivo di un libertario liberista come Mario Draghi era nell’aria.

C’è solo da augurarsi che nel baillamme congestionato del momento, il nuovo timoniere non abbia a sottovalutare la salvaguardia dell’autonomia dello sport italiano. Colonna portante ed essenziale a qualsiasi ipotesi di autentico progresso in Italia

Paese con la necessità vitale di esprimere un’immagine che promuova costantemente affidabilità , bellezza, cultura, e made in Italy.

Lo sport, in questo senso, è il migliore dei veicoli. Così è stato negli ultimi 70 anni in Italia , quando è stato libero di esprimersi, senza chiedere favori e denaro, a nessuno perché si è autoprodotto.

L’unica attività nel paese che non è mai andata in crisi, perchè libera dalle pastoie politiche.

Giù le mani dallo sport!

Giacomo Mazzocchi

Giacomo Mazzocchi, giornalista professionista, è stato capo redattore di TuttoSport, capo della redazione sportiva di Telemontecarlo, direttore della comunicazione della Federazione Mondiale di Atletica Leggera e direttore della comunicazione della Federazione Italiana Rugby. Vanta una vasta esperienza suddivisa fra giornalismo scritto e video con direzione e gestione di giornali, pubblicazioni, redazioni televisive, telecronache, conduzioni e partecipazione televisive. Cura l'organizzazione e produzione tv di eventi e uffici stampa
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