“Alta Langa Roma” è stata una interessante manifestazione ospitata dal Palazzo Brancaccio dedicata alle Alte bollicine piemontesi, prodotte nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria con protagoniste oltre 30 aziende: Agricola TT, Banfi, Bera, Bosca, Bricco Maiolica, Cavallero, Cantina Clavesana, Cascina Bretta Rossa, Colombo, Contratto, Coppo, Cuvage, Deltetto, Enrico Serafino, Ettore Germano, Ferraris Agricola, Fontanafredda, Gancia, Ghione, Giulio Cocchi, La Torre di Castel Rocchero, Marcalberto, Marco Capra, Mauro Sebaste, Piazzo Comm. Armando, Podere Gagliassi, Rapalino F.lli, San Biagio, Tenuta Carretta, Tenuta Langasco, Tenuta Rocca, Terre del Barolo, Tosti1820, Vite Colte. L’evento era riservato a operatori del settore Horeca (Hotel, Restaurant, Catering) e stampa.
Durante l’evento sono state realizzate alcune masterclass su invito, condotte da Marco Reitano, Head Sommelier del ristorante La Pergola *** (Rome Cavalieri – The Waldorf Astoria) che hanno approfondito la versatilità e la longevità delle Alte Bollicine Piemontesi.
Ha debutta l’opera “Onde”, simbolo del territorio dell’Alta Langa, un mare di colline che porta la memoria di un antico bacino marino e che oggi accoglie i vigneti.
Il segreto delle Bollicine Alta Langa
Le bollicine dell’Alta Langa sono prodotte principalmente con uve Pinot Nero e Chardonnay, anche se non mancano prodotti in purezza o alcuni bland con uve autoctone a bacca bianca, ma fino ad un massimo del 10%. L’Alta Langa è un metodo classico, quindi rifermentato in bottiglia, e si distingue per la sua meravigliosa eleganza e complessità aromatica. L’Alta Langa Docg raccoglie l’eredità e prosegue la tradizione del primo metodo classico d’Italia, nato proprio in Piemonte alla metà del 1800.
Alta Langa DOCG
La consapevolezza e l’orgoglio di radici profonde riunisce nel Consorzio Alta Langa, nato nel 2021, produttori e viticoltori che hanno fondato e fatto crescere questa denominazione che può fare affidamento su un vino importante e identitario. L’Alta Langa DOCG è il primo Metodo Classico d’Italia nato in Piemonte a metà dell’Ottocento. Il vigneto Alta Langa è coltivato per due terzi a Pinot Nero e per un terzo a Chardonnay. La vendemmia 2024 ha un potenziale produttivo di 3.200.000 bottiglie.
Molto riuscito l’evento che ha rafforzato il legame tra la denominazione Alta Langa DOCG e la Capitale, presentando le annate attualmente in commercio e le diverse espressioni dei produttori. L’intenzione del Consorzio è di creare un appuntamento fisso e ricorrente per operatori e pubblico professionale.
Ho partecipato alla manifestazione come inviata di “Sparkling & Dining Magazine“: la nuova rivista Dedicata all’Arte delle Bollicine e dell’Enogastronomia d’Eccellenza presto in edicola!!