Medicina

L’impegno del Cnr nella risposta all’emergenza Coronavirus – Covid-19

Roma, 08 aprile 2020 – Il Consiglio nazionale delle ricerche, anche con l’emergenza Coronavirus – Covid-19, si dimostra in grado di fornire soluzioni innovative e in tempi rapidi, attraverso la sua rete integrata di Istituti, grazie alla sua interdisciplinarità e capacità di tradurre la ricerca di base in soluzioni applicative. Tra le linee di azione implementabili e in parte implementate nel breve periodo: supporto per la certificazione e adeguamento di apparecchiature e mascherine, anche con proprietà antivirali, sviluppo di reagenti e disinfettanti, soluzioni di telemedicina per il monitoraggio dei pazienti, piattaforme per la didattica, l’home care, attività ludiche a supporto della gestione dell’attuale isolamento, sia per aiutare la transizione verso il rientro alla normalità, analisi di dati complessi di tipo epidemiologico, per il monitoraggio e la predizione dell’andamento dell’epidemia.

Il Cnr è attivamente impegnato nella risposta all’emergenza Coronavirus – Covid-19
Grazie alle sue caratteristiche di interdisciplinarità e alla sua capacità di tradurre la ricerca di base in soluzioni applicative, l’Ente è in grado di fornire soluzioni innovative e in tempi rapidi, attraverso la sua rete integrata di Istituti, capillarmente distribuita sull’intero territorio nazionale, e con il suo grande patrimonio umano. In particolare, a supporto della gestione dell’emergenza Covid-19, si possono già individuare alcune linee di azione implementabili e in parte implementate nel breve periodo:
– Supporto tecnico/scientifico a certificazione e adeguamento di apparecchiature/Dpi, quali la verifica della conformità ai parametri di legge di Dpi (mascherine) prodotte in Italia in deroga all’obbligatorietà del marchio Ce, e l’adeguamento delle valvole per respiratori da utilizzarsi in terapia sub-intensiva che consentano derivazioni multiple, permettendo l’assistenza a più pazienti.
– Sviluppo di materiali innovativi. È in fase avanzata di realizzazione un prototipo di materiale da utilizzarsi nei Dpi (mascherine) con proprietà antivirali. Il prototipo è in fase di verifica per la sua capacità di abbattere la carica virale e potrebbe essere rapidamente licenziato per la produzione in serie.
– Sviluppo/preparazione di reagenti e materiali di utilizzo per i presidi sanitari. I nostri Istituti sono in grado di collaborare da subito, ad esempio, alla produzione di soluzioni disinfettanti, di cui inizia ad avvertirsi carenza sul mercato, da fornire ai presidi ospedalieri/strutture sanitarie.
– Telemedicina. Sono allo studio soluzioni in grado di offrire il monitoraggio a distanza per il controllo epidemiologico/clinico dei pazienti. Tra le altre, è in fase avanzata l’adattamento di una App specifica, che consente di effettuare analisi di rischio e triage a distanza e di individuare i soggetti da valutare prioritariamente. L’obiettivo è mettere in contatto i Medici di medicina generale (Mmg) con il cittadino/paziente per una consultazione preventiva. Il sistema fornisce un supporto decisionale che classifica i potenziali scenari Covid-19 in funzione del rischio, consentendo una valutazione dinamica dello stato del paziente attraverso uno specifico assessment.
– Supporto telematico alla didattica/assistenza. Sono state sviluppate piattaforme per l’erogazione di servizi a distanza utili per la didattica, per l’assistenza remota ad anziani e convalescenti Covid-19 (home care), per attività di tipo ludico in età infantile. Il tutto a supporto sia della gestione quotidiana dell’attuale regime di isolamento forzato, sia per aiutare il graduale rientro alla normalità, nel periodo di transizione che necessariamente caratterizzerà la fase di riduzione dell’intensità dell’epidemia. I sistemi proposti sono adattabili a percorsi di formazione a distanza per lavoratori in regime di smart-working o in attesa in generale di rientrare nei luoghi di lavoro, nel rispetto dei provvedimenti governativi. È possibile e importante implementare contenuti che facilitino un rientro sicuro dal punto di vista sanitario ed operativo (si pensi alle possibili riorganizzazioni delle filiere produttive, conseguenti agli effetti del momento attuale)
– Analisi di dati complessi. Il Cnr sviluppa la maggiore potenza di calcolo e analisi di grandi insiemi di dati presente sul territorio nazionale. Sono già stati sviluppati strumenti in grado di operare analisi di tipo epidemiologico e di monitoraggio e predizione dell’andamento futuro della diffusione spaziale e temporale dell’epidemia.
Oltre a queste attività più rapidamente implementabili, è importante sottolineare come la vocazione fondamentale del Cnr resti la ricerca scientifica. Sotto questo aspetto, l’Ente è in grado di fornire, tramite le proprie competenze e il suo personale, supporto di consulenza tecnico/scientifica a tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza. Inoltre il Cnr sta già operando con diversi progetti, che vanno dall’immunologia alla ricerca di nuovi farmaci e terapie per fronteggiare l’infezione, azioni i cui risultati ovviamente non saranno immediati ma si svilupperanno nel medio periodo.
Tuttavia, queste azioni saranno fondamentali sia per la gestione delle fasi finali dell’epidemia sia nella implementazione di strategie atte a fronteggiare in futuro simili emergenze.
Non ultimo, vanno ricordati i numerosi ricercatori del Cnr che si sono dichiarati disponibili a supportare, con varie funzioni e nelle sedi di competenza, il personale specializzato addetto alla diagnosi dell’infezione virale in corso (valutazioni di esami radiologici, compilazioni di cartelle e schede, tamponi, analisi sierologiche). Tali attività dovranno comunque essere gestite all’interno di un quadro normativo di appositi accordi tra l’Ente e i soggetti richiedenti, che assicurino, da un lato, la totale sicurezza dei nostri operatori e, dall’altro, omogeneità e conformità dei servizi agli effettivi bisogni.
A questo proposito le Strutture dell’Amministrazione centrale sono pienamente disponibili ad accelerare tutti i possibili passaggi amministrativi richiesti.
(fonte: ufficio stampa del CNR).

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