Cinema - NEWS FROM HOLLYWOOD by STELLA S.

Nel percorso del Locarno Film Festival: premi, emozioni, novità e allegria

Dalla nostra corrispondente da Locarno, Stella S.

Dalla nostra corrispondente da Locarno, Stella S. Sue interviste e  ampia documentazione fotografica

Locarno,12 agosto 2019 – La caratteristica di questo organizzato con premiazioni, presentazioni di film, shorts, registi e cast. Festival, è Piazza Grande con il pubblico pagante ed esigente. I suoi applausi determinano l’indice di gradimento dei film. Ottomila persone ogni sera sono in attesa dello spettacolo
Lo spettacolo inizia puntualmente quando l’orologio della piazza segna le 21:30 e sul palco la direttrice artistica, Hinstin, parla per il pubblico in lingua francese, tedesco, inglese e italiano. La pioggia non spaventa i presenti in Piazza Grande, ieri satura per il film di Tarantino, “Once Upon a Time …in Hollywood” che ha ricevuto un’accoglienza discorde. Durante la 72esima edizione del Festival, in questi giorni abbiamo assistito a tre interessanti premiazioni: il Premio Raimondo Rezzonico ha favorito Janine Jackowsky, Maren Ade e Jonas Dornback: la loro casa di produzione ha sostenuto negli anni i film indipendenti, sempre uniti e determinati nelle loro scelte. Il Leopard Club è stato assegnato a Hilary Swank, due volte premiata dall’Academy Award e Claire Atherton si è meritata il Vision Award del Ticinomoda, premio meritato per il suo importante contributo all’immagine come editrice.
Impossibile poter scrivere e intervistare gli innumerevoli filmmekers presenti al festival e presentati non solo in Piazza Grande.
Per il Concorso Internazionale abbiamo trovato interessanti il film di Maya-Da Rin “Febre”. La regista ci ha spiegato d’aver impiegato tempo per visualizzare la sua idea, viaggiando per il Brasile e finalizzando la sua storia interpretata da Regis Myrupu e Rosa Peixoto come attori principali. Justino (Myrupu) indigeno Desana, viene colto da una febbre psicosomatica, le scelte di vita lo assillano specialmente mentre la figlia si prepara ad iniziare gli studi a Brasilia.
“Bergmàl” diretto e scritto da Runar Runarsson girato in 59 scene. Un insieme di situazioni che esprimono momenti difficili e toccanti, eco universali, ma girati durante lo spirito natalizio.
“Das freiwillige Jahr” film girato e scritto in coppia da Kòhler e Winckler. Un’interessante considerazione fatta dai registi e sviluppata sull’assurdità di voler credere di essere nella giusta posizione e pretendere per gli altri quel che si pensa possa essere la scelta giusta.
“Maternal”, diretto e scritto dalla giovane Maura Delpero sostenuta da una produzioe Spagnola e Italiana, esplora con significante sensibilità e in modo inusuale, attraverso l’esperienza di una suora a contatto in una casa per ragazze in attesa di un figlio .
Per il Concorso in Piazza Grande il film” La Fille au Bracelet” con sceneggiatura riadattata, il regista Stephane Demoustrier ha saputo rendere l’esperienza di una famiglia coinvolta ed obbligata a rendere pubblica la vita sessuale della figlia maggiore nel corso del processo a suo carico perché accusata di omicidio.
“New Acid” und short diretto, scritto, montato da Basim Magdy, ha presentato un’idea originale: animali di uno zoo, tramite messaggi via text, s’interrogano e commentano la loro vita, non certo libera e felice. Il regista, sul palco del Festival, ha espresso la soddisfazione per essere finalmente riuscito, dopo molti tentativi, a presentare la sua idea.
Divertenti e inusuali i due film in concorso per Piazza Grande.
Crazy Midnight “Die fruchtbaren Jahre sin vorbei” Abbiamo incontrato la giovane regista Natascha Beller con le sue attrici. Ha spiegato come l’essere al Festival di Locarno con il film abbia compensato le fatice per riuscire a girare il suo film presentato in prima mondiale. Il film sviluppa come il tempo segna per le donne l’ansia del matrimonio e del figgli e carriera.
“Green Grass” E’ diretto e scritto da due attrici con vena comica Jocelyn DeBoer e Dawn Luebbe . Con molta simpatia e senso dell’umorismo hanno presentato anche negli abiti portati l’originalita’ che le distingue.

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