Ricordo di Nino Benvenuti, il grande pugile protagonista della boxe italiana
Scompare un'icona del pugilato e dello sport nazionale ed internazionale.

Se n’è andato Giovanni “Nino” Benvenuti, grande protagonista della boxe italiana ed internazionale degli anni sessanta ma direi dello sport italiano.
Da poco Benvenuti aveva compiuto 87 anni, orgogliosamente nato ad Isola d’Istria, ora Slovenia, ma non si avevano particolari notizie di problemi di salute tanto che ancora non si conoscono i motivi della scomparsa.
Già ora viene ricordato per la medaglia d’oro conquistata nel 1960 nell’Olimpiade di Roma, ma Nino nella sua carriera professionistica ha lasciato un segno forte con la conquista di titoli mondiali, nella categoria dei medi jr. e medi, tanto da venir considerato il miglior pugile italiano di tutti i tempi.
Elegante, tecnico, esemplare nell’espressione pugilistica relativa alla “Noble Art”, degno erede di icone come Mitri e Loi sul solco tracciato dal più grande di sempre, nella categoria dei medi, Ray Sugar Robinson.
Benvenuti ha duettato per qualche anno con Sandro Mazzinghi, dividendo il Paese, strappandogli il titolo mondiale dei pesi medi jr. in un memorabile match a Milano proprio sessant’anni fa, il 18 giugno 1965.
Mazzinghi, tutto cuore e furia, Benvenuti, calcolatore ed intellettuale che legge Ovidio e ascolta musica classica, danno vita ad un incontro storico che l’istriano risolve per Ko alla sesta ripresa con un preciso montante destro.
L’apice, dal punto di vista della notorietà mondiale, Benvenuti lo raggiunge due anni dopo nel 1967 con la triplice sfida contro l’americano Emile Griffith che lo porta ad essere il Re della categoria dei pesi medi.
Il suo regno dura fino a novembre del 1970 quando sulla sua strada compare lo sconosciuto Monzon, che lo distrugge a Roma e gli fa finire la carriera nell’improbabile rivincita di Montecarlo nel giugno 1971.
Nino Benvenuti ha segnato un’epoca dando un enorme prestigio non solo al pugilato ma a tutto lo sport italiano, con stile, nobilitando la sua specialità sempre nell’occhio del ciclone.
Il personaggio Benvenuti, nel dopo carriera, è rimasto nel suo mondo collaborando come opinionista nel raccontare gli incontri ma soprattutto è stato vicino, umanamente, ai suoi rivali.
Ha aiutato Griffith, caduto in disgrazia dal punto di vista economico e di salute, e soprattutto è stato vicino a Monzon nella sua traversia giudiziaria.
L’emozione e l’orgoglio che ha regalato a milioni d’italiani nella notte del 17 aprile 1967, mitica la radiocronaca di Paolo Valenti, non la dimenticheremo mai.
Chi era Nino Benvenuti
Giovanni “Nino” Benvenuti è nato il 26 aprile 1938 a Isola d’Istria, all’epoca territorio italiano. È cresciuto nella vicina Trieste e si è appassionato al pugilato fin da bambino, con il padre che era stato anch’egli pugile.
La sua carriera pugilistica è stata ricca di successi. Ha iniziato a mettersi in mostra a metà degli anni ’50, diventando campione italiano novizi a sedici anni e collezionando in seguito cinque cinture nazionali e due ori europei. Il culmine della sua carriera amatoriale è stato l’oro olimpico conquistato ai Giochi di Roma del 1960 nei pesi welter.
Passato al professionismo nel 1961, ha continuato a mietere successi, diventando campione mondiale dei superwelter (1965-66) e campione mondiale dei pesi medi (1967 e nuovamente dal 1968 al 1970). Ha avuto match leggendari, tra cui la trilogia con Emile Griffith. Nel 1968, ha ricevuto il prestigioso premio di “Fighter of the year”, unico italiano ad averlo ottenuto. Benvenuti è stato l’unico pugile italiano a detenere un titolo mondiale in due categorie di peso (medi e superwelter). Il suo palmarès conta 90 incontri, con 82 vittorie (35 per KO), un pareggio e solo sette sconfitte.
Dopo il ritiro dal pugilato nel 1971, Benvenuti ha affrontato anche sfide personali. Ha avuto un rapporto difficile con i figli e ha espresso rammarico per questo. Negli ultimi anni ha dovuto affrontare problemi di salute, che hanno limitato la sua presenza pubblica.
Nino Benvenuti è morto a Roma il 20 maggio 2025 all’età di 87 anni, dopo una lunga malattia. I suoi funerali si sono svolti a Roma, nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo, giovedì 22 maggio alle 11:30.
FASI | DELLA CARRIERA DI NINO BENVENUTI |
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Dilettantismo | Medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma 1960 nei pesi welter, ricevendo anche il Trofeo Val Barker come pugile tecnicamente migliore del torneo. Ha vinto titoli italiani e due ori europei. Si è ritirato dal dilettantismo con un record di 120 vittorie e una sola sconfitta (secondo alcune fonti 108 vittorie e una sconfitta). |
Professionismo | Inizio carriera: 1961. Incontri disputati: 90. Vittorie: 82 (di cui 35 per KO). Sconfitte: 7 (di cui 2 per KO). Pareggi: 1. |
Titoli Mondiali | Campione del mondo dei pesi superwelter (WBA e WBC) tra il 1965 e il 1966. Campione del mondo dei pesi medi tra il 1967 e il 1970. Ha difeso il titolo dei pesi medi con successo per quattro volte consecutive, ponendosi alle spalle solo di Marvin Hagler e Monzón per numero di difese. |
Titoli Europei | Campione europeo dei pesi medi tra il 1965 e il 1967. |
Incontri Chiave | VS Sandro Mazzinghi: Due vittorie nel 1965 per il titolo mondiale dei superwelter. VS Emile Griffith: Trilogia epica al Madison Square Garden di New York tra il 1967 e il 1968. Benvenuti ha vinto due dei tre incontri, diventando campione del mondo dei pesi medi e consolidando una delle rivalità più iconiche della boxe. VS Carlos Monzón: Due sconfitte (1970 e 1971), la prima delle quali gli costò il titolo mondiale dei pesi medi. |
Riconoscimenti | Fighter of the Year nel 1968. Inserito nella International Boxing Hall of Fame nel 1999, unico pugile italiano insieme a Duilio Loi a ricevere entrambi i riconoscimenti. Considerato uno dei più grandi pugili italiani di tutti i tempi. |
Ritiro | Si è ritirato dal pugilato professionistico nel 1971, dopo le sconfitte con Carlos Monzón. |

Data / Periodo | Evento Importante |
Campione Olimpico (Roma, 1960) | Nino Benvenuti conquista la medaglia d’oro nei pesi welter alle Olimpiadi di Roma, ricevendo anche il prestigioso Trofeo Val Barker. |
1960 | Medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma (pesi welter). Assegnazione del Trofeo Val Barker. |
1961 | Passaggio al professionismo. |
1965 | Conquista il titolo di Campione del mondo dei pesi superwelter (WBA e WBC) contro Sandro Mazzinghi a San Siro. Successiva rivincita e vittoria contro Mazzinghi. Nino diventa anche Campione europeo dei pesi medi. |
1967 | Nino Benvenuti diventa Campione del mondo dei pesi medi battendo Emile Griffith al Madison Square Garden di New York nel primo dei loro tre incontri. |
1970 | Sconfitta contro Carlos Monzón a Roma, perdendo il titolo mondiale dei pesi medi. |
1971 | Sconfitta nella rivincita contro Carlos Monzón a Monte Carlo, segnando la fine della sua carriera professionistica nel pugilato. |
Tra il 1967 e il 1970 | Campione del mondo dei pesi medi. Ha difeso il titolo quattro volte con successo. |
1999 | Nino Benvenuti viene inserito nella International Boxing Hall of Fame, il più alto riconoscimento per un pugile a livello mondiale. |
1999 | Nino Benvenuti è introdotto nell’International Boxing Hall of Fame, riconoscendo la sua eredità come uno dei più grandi pugili di tutti i tempi. |
1999 | Indotto nella Hall of Fame Internazionale del Pugilato. |
1999 | Ingresso nella International Boxing Hall of Fame. |
1970 | Sconfitta con Carlos Monzón a Roma, perdendo il titolo mondiale dei pesi medi. |
1999 | Indotto nella International Boxing Hall of Fame. |
1999 | Intronizzato nella International Boxing Hall of Fame. |
1970 | Sconfitta con Carlos Monzón a Roma, perdendo il titolo mondiale dei pesi medi. |
1999 | Ingresso nella International Boxing Hall of Fame. |