Poesia

Tre passi

di Gabriella.Tomasino

Tre passi
di Gabriella.Tomasino

Non chiedo permesso
quando mi appoggio
al muro della metro.

Un po’ più in là
c’è una gomma da masticare,
ancora calda,
sussurra: resta qui.

Esco, dopo tre passi
lancio un sasso
contro il giorno.

Alzo lo sguardo.
I palazzi mi guardano.
Penso camminando
che quelle finestre,
a volte,
vorrebbero chiudere gli occhi.

© Gabriella Tomasino © Diritti Riservati ©
(Foto di Marina Tomasi)