Cultura

Mercati di Traiano: “Forma e vita di una città medievale. Leopoli-Cencelle”

Roma, 3 aprile – I magnifici spazi dei Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali ospitano fino al prossimo 27 luglio la mostra “Forma e vita di una città medievale. Leopoli-Cencelle”, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, dalla Sapienza Università di Roma e dall’Università “G. d’Annunzio” Chieti – Pescara con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura e il sostegno di Porti di Roma e del Lazio.

L’esposizione è una ‘memoria ritrovata’ su una delle rare città di fondazione altomedievale in Italia, dalla sua consacrazione, il 15 agosto dell’854, fino al XVII secolo. Leopoli sorse per volontà di papa Leone IV, al quale si erano rivolti gli abitanti di Centumcellae (odierna Civitavecchia lungo il litorale laziale a Nord di Roma) per chiedere aiuto contro le incursioni saracene.
Il percorso espositivo offre la possibilità di leggere archeologicamente la nascita e lo sviluppo di uno dei due esempi di città a fondazione papale esistenti al mondo (l’altro è la Città del Vaticano) attraverso tre diverse fasi: da centro di tradizione classica – sede vescovile al momento del suo impianto – a realtà comunale stabile, fino alla riconversione in azienda agricola, legata all’economia di indotto della produzione di allume, alla metà del XV secolo. 
Nella prima sezione si mostrano i resti della città altomedievale, fondata su un centro etrusco, come indica un magnifico sarcofago appena rinvenuto ed esposto. La città, posta su un’alta collina per metà circondata da burroni e dirupi, permetteva di far scorgere eventuali attacchi da parte dei saraceni e di chiunque volesse occupare il porto di Centumcellae. La sua collocazione la rendeva ideale baluardo per Roma. 
La seconda sezione racconta il successivo sviluppo, tra XII e XIII secolo, in un percorso fra case e botteghe di ceramisti, fabbri, mugnai, calzolai, osti, campanari di una città medievale vitale ed articolata.

La trasformazione di Cencelle in tenuta agricola, affittata nel 1532 al cardinal Farnese per poi passare definitivamente alla Camera Apostolica, occupa la terza e ultima sezione della mostra.L’individuazione di giacimenti di alumite sui Monti della Tolfa diede avvio ad un’imponente operazione di estrazione e trasporto del minerale verso i porti tirrenici, in particolare quello di Civitavecchia. I dati archeologici, meglio delle attestazioni documentarie, permettono di affermare che l’assetto urbano che si era delineato tra XII e XIV secolo viene ampiamente ripristinato dopo il terremoto del 1349  e  che fino al XVI secolo ci sono stati continui interventi di restauro e/o rifunzionalizzazione degli spazi.

La mostra è arricchita, oltre che da un plastico della città e da un video, dall’offerta di visite guidate e laboratori didattici per le scuole e per il pubblico. Docenti dell’Accademia delle Belle Arti a Roma propongono invece incontri sulla storia del costume antico, sulle tecniche di tintura dei tessuti e sulla fusione a cera persa nel periodo tardo antico.

 

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