Spettacolo

Dustin Hoffman.

85 primavere per la Star americana.

Roma, 8 agosto 2022.

 

Compleanni e ricorrenze “tonde” in questo 2022, che stiamo celebrando e che celebreremo fino alla fine dell’anno, a cui non si sottrae Dustin Hoffman che oggi compie 85 anni.

Come parecchi suoi colleghi è folgorato dalla passione recitativa dopo aver iniziato tutt’altro percorso, iscrivendosi all’Actor’s Studio di Strasberg per imparare il suo rinomato metodo.

Stenta e soffre molto ad imporsi e ironia della sorte gli capita quello che sarà il suo personaggio nella commedia <Tootsie>, ossia un attore di talento che però non riesce ad ottenere nessun ruolo.

La svolta a trent’anni quando il regista Mike Nichols lo sceglie per il ruolo de <Il laureato>, un film che ne fa esplodere la carriera.

Il percorso di Hoffman, grazie alla sua versatilità, lo porta ad interpretare ruoli che abbattono gli stereotipi dello star-system hollywoodiano.

A dispetto della bassa statura e del grande naso non si relega ad attore caratterista, bensì affronta storie di alto spessore recitativo.

Vincente è anche la collaborazione con registi come Peckinpah, in <Cane di paglia>, Schlesinger, in <Un uomo da marciapiede>, Penn, in <Piccolo grande uomo>.

Hoffman è ormai un attore per tutte le stagioni, disponibile per interpretazioni di personaggi anche controversi.

Non sembra in imbarazzo nel lavorare con grandi stelle più iconiche di lui, in quel momento, come Mc Queen in <Papillon> o Redford in <Tutti gli uomini del Presidente>.

A mio avviso la pellicola più rappresentativa, in questo senso, è <Il maratoneta> del 1976 ancora diretto da Schlesinger.

Il duetto finale con un “mostro” come Sir Laurence Olivier, che interpreta un ex nazista che lo tortura per entrare in possesso di una valigetta di diamanti, è da cineteca…

Inevitabile, prima o poi, la conquista dell’Oscar che Hoffman consegue due volte con film come <Kramer contro Kramer> e <Rain man-L’uomo della pioggia>.

La prova in <Tootsie>, a quarantacinque anni d’età, è un ulteriore segno dell’istrionismo di Hoffman che ricordiamo anche interprete di una pellicola italiana, <Alfredo, Alfredo>, diretta dal grande Pietro Germi.

Come abbiamo ribadito più volte, dal nostro punto di vista di spettatori italiani, Hoffman è connotato anche per alcuni doppiaggi memorabili.

Gran parte delle sue recitazioni sono state doppiate da Ferruccio Amendola, ma Giancarlo Giannini, ne <Il maratoneta> e Gigi Proietti, in <Lenny>, sono altamente apprezzabili.

Buon compleanno Mr. Hoffman e grazie per le emozioni che ci hai regalato.             

 

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