Tematiche etico-sociali

Primo si della Camera al divorzio breve

Ridotto il tempo di separazione.

Roma, 30 maggio – La Camera dei Deputati ha accolto con un applauso l’esito della votazione che ha visto 381 favorevoli, 30 contrari e 14 astenuti per il primo passo verso il divorzio breve. (Divorzio breve con la “procedura di negoziazione assistita da un avvocato”).

Con il nuovo provvedimento, l’obbligo dei tre anni prima di poter avviare la pratica di divorzio decade scendendo a 12 mesi per la separazione giudiziale e a 6 mesi per la consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di figli.

Nel caso di separazione giudiziale, il termine decorre dalla notifica del ricorso

Quando il giudice autorizza i coniugi a vivere separati o al momento di sottoscrivere la separazione consensuale, si scioglie anche la comunione dei beni della coppia.

L’applicazione avrà valore anche per i procedimenti in corso.

In aula, non sono mancati i distinguo.

Eugenia Roccella di Ncd , ha così motivato il suo voto contrario al divorzio breve: “Se fosse vero, come è stato detto, che il problema sono i tempi della giustizia, mi chiedo perché, invece di affrontare il nodo vero, cioè la riforma della giustizia civile, interveniamo sul matrimonio. La verità è che si tratta di una legge ideologica che vuole indebolire il matrimonio, rendendolo sempre più simile a un semplice patto di convivenza, a qualcosa che non richiede un impegno di durata e stabilità, nemmeno in presenza di figli, e che si può sciogliere in sei mesi. Tutto questo senza considerare i costi umani, sociali ed economici di questo tipo di decisione’’,  concludendo  “Siamo arrivati a un matrimonio liquido per una società liquida, e non credo che questa volta abbiamo agito per il bene comune. Per questo annuncio il mio voto contrario al provvedimento’’.

“Ho il massimo rispetto per chi vuole questo provvedimento, ma la risposta che viene data è sbagliata. Il divorzio non va inteso come un diritto ma come una ‘extrema ratio’, l’esito finale di un cammino volto a recuperare la rottura della coppia” ha spiegato Antonio Palmieri di Forza Italia.

Emanuele Prataviera della Lega: “La Lega lascia libertà di coscienza sul divorzio breve, ma non bisogna lanciare il messaggio agli italiani che il matrimonio possa durare solo un giorno e non una intera vita insieme”.  “Diciamo no  ad un incremento, che queste norme possono determinare, dei matrimoni di comodo con gli stranieri per accelerare l’iter di ottenimento della cittadinanza”.

Ora il provvedimento  passa al vaglio del Senato,

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