Roma

Mentre perdura la crisi idrica per la Capitale, indagano i Carabinieri Tutela Ambiente di Roma

lago bracciano misurazioneAvviso di garanzia per  Paolo Saccani, presidente di Acea Ato2

Roma, 27 luglio 2017 – La siccità è ancora la padrona e non sono certo bastate quelle poche gocce d’acqua cadute per risolvere il problema della crisi idrica di Roma.

Intanto sulla querelle tra Regione, Zingaretti, Sindaca Raggi e Acea Ato2 presidente Paolo Saccani che sull’acqua prelevata dal Lago di Bracciano aveva già dichiarato che  “Acea sta derivando 86 mila metri cubi al giorno, a cui corrisponde un abbassamento di 1,5 millimetri. Il lago di Bracciano è profondo 164 metri” (quindi autonomia per 300 anni!), è intervenuta la Procura della Repubblica di Civitavecchia che, a seguito di diverse denunce presentate in merito alla criticità ambientale relative il bacino lacustre a nord di Roma, ha delegato delle indagini i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Roma, disponendo la contestuale esecuzione di una perquisizione locale, previa notifica di avviso di garanzia per inquinamento ambientale, presso gli uffici di ACEA ATO 2 S.p.A. siti a Roma in piazzale Ostiense n. 2, al fine di sequestrare documentazione relativa alla captazione di acqua dal bacino lacustre, provvedimenti eseguiti dai Carabinieri del Gruppo Tutela Ambiente di Roma.

Sentito il Comandante T.Colonnello Andrea Mommo, questi  ha precisato che “il reato contestato è all’articolo 452 quinquies del codice penale e riguarda l’inquinamento ambientale colposo. Il termine, superficialmente, potrebbe confondere  ma è in richiamo del 452 bis dove si definisce inquinamento ambientale l’alterazione irreversibile dell’equilibrio di un ecosistema, con una compromissione o un deterioramento significativi e misurabili. Ed il Lago di Bracciano, anche per la stessa siccità, è decisamente sotto il suo livello abituale.”

E le parti in causa, anzichè lavorare per trovare una soluzione al grave problema, vanno avanti con inutili e provocanti parole. La Regione Lazio  attaccando il gestore della rete idrica: “Ci è stato comunicato che non effettueranno prelievi da altre fonti”. Immediata la la replica di Acea. “Il problema è che non ci sono le infrastrutture adeguate per effettuare ulteriori prelievi sulle altre sorgenti”. 

Il risultato finale è che non è stata cercata nè adottata nessuna valida soluzione per evitare il razionamento.

Ma dotare le fontanelle per strada di un rubinetto, non sarebbe di per se già un risparmio?

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