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Racconti di sport- RUGBY – Massimo Cuttitta, un Highlander latino

massimo cuttitta scoziaA Murrayfield sabato prossimo incontrerà ancora una volta gli azzurri da avversario.

Roma, 26 febbraio – Per avvicinarci alla partita di Edimburgo (unico campo sinora espugnato dall’Italia nel 6 Nazioni), proseguiamo il filo conduttore che passa per le prime linee. Con storie di piloni abbiamo introdotto i due match con Irlanda e Inghilterra, ed anche la trasferta scozzese ce ne riserva una.

Stavolta ne è protagonista Massimo Cuttitta, nato a Latina nel 1966 da famiglia di origini campane, poi emigrato con la famiglia in Sudafrica, dove apprende a maneggiare – assieme al fratello maggiore Michele e al gemello Marcello – sia la palla ovale, sia gli avversari che temporaneamente se ne impossessavano. Al ritorno in Italia della famiglia a metà degli anni ‘80, i tre Cuttitta vengono ingaggiati da L’Aquila (all’epoca la mitica Scavolini).

Massimo svolgerà in patria quasi tutta la sua carriera da giocatore professionista, tra il 1985 e il 2006; unica parentesi, un’esperienza negli Harlequins a Londra nel 1997/98. La città in cui si realizzerà è Milano, vincendo quattro campionati italiani e una coppa nazionale nella prima metà degli anni ’90, assieme a compagni del calibro del gemello Marcello (lui invece ala, tuttora recordman di mete con la maglia azzurra), Paolo Vaccari e Diego Dominguez. Al rientro dall’Inghilterra difenderà quindi in successione i colori di Calvisano, Bologna, Roma, Alghero, e poi ancora Bologna. Ultima maglia da lui indossata, quella della Leonessa di Brescia, fino al suo ritiro avvenuto nel 2006.

E’ il tecnico francese Bertrand Fourcade a convocarlo in nazionale nel 1990. Assieme a Marcello, Massimo disputa due Coppe del Mondo: Inghilterra 1991, con la guida di Fourcade, e Sudafrica 1995, con George Coste.

Già da giocatore Cuttitta comincia a ricoprire anche il ruolo di allenatore degli avanti (a Milano, Bologna e Brescia). Dopo il ritiro, la prima opportunità internazionale da coach gli viene offerta ad Edimburgo, poi un breve incarico a L’Aquila. Ma è la Scozia ad accaparrarsi i suoi servigi, affidandogli dal 2009 l’addestramento della mischia della nazionale con il cardo.

Nel 2011 i fratelli Cuttitta aprono ad Anzio, località del litorale laziale in cui risiede la famiglia, la loro scuola di rugby, l’Associazione Sportiva Dilettantistica “CUTTITTA BROTHERS” (www.asdcuttittabro.it), mettendo a disposizione dei ragazzi della zona la loro passione e la loro competenza.

Un piccolo ricordo personale: mi resta impresso Massimo incontrato per caso, in un viale di Lavinio (Anzio) a metà degli anni ’90, intento a riparare lo specchietto laterale della sua automobile, con la stessa dedizione che lo contraddistingueva in prima linea; la sua figura imponente me lo rese immediatamente riconoscibile già di spalle.

In attesa di testare sabato i progressi del suo lavoro con la Scozia, facciamo un doppio augurio: agli azzurri di risollevarsi dalle due sconfitte espugnando di nuovo Murrayfield, e al nostro “Highlander latino” di tornare presto da profeta in patria, portando in dote l’importante bagaglio di esperienza accumulato in questi anni.

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