Cultura

Foibe, Esodo, Memoria.

Convegno sul dramma delle Foibe nelle terre dell'Adriatico orientale.

Roma, 2 febbraio 2024

 

Si è svolto ieri, giovedì 1 febbraio, un interessante convegno su un argomento a dir poco scottante e mai adeguatamente trattato: “Foibe, Esodo, Memoria”.

Che poi è il libro che è stato presentato e la cui tematica ampiamente dibattuta con i partecipanti all’evento.

Marino Micich, coautore insieme a Giovanni Stelli, Pier Luigi Guiducci ed Emiliano Loria, il senatore Andrea De Priamo, Fratelli d’Italia, Lorenzo Salimbeni, moderati da Fabrizio Federici e coordinati dalla padrona di casa Paola Livraghi.

L’incontro si è svolto nei locali di Via delle Terme di Traiano, 15/a che ospitano già da parecchi mesi riferimenti storici sul dramma delle foibe.

“Una rosa per Norma” è la mostra tuttora attiva che porta a conoscenza il dramma di Norma Cossetto, seviziata e trucidata più di ottant’anni fa per la sola colpa di essere italiana.

Il dramma delle foibe, colpevolmente ignorato per anni, viene adesso studiato e ricordato attraverso il contributo, oltre naturalmente a diverse associazioni, del “Comitato 10 Febbraio”.

Il Comitato sorge all’indomani della promulgazione della Legge 92 del 30 marzo 2004, istitutiva del “Giorno del Ricordo”.

Lo scopo è quello di diffondere e difendere la cultura italiana delle terre giuliane e dalmate e mantenere vivo il ricordo delle tragedie che hanno coinvolto le loro popolazioni nel Novecento.

Tornando al convegno, ai contributi di cui sopra, si sono aggiunti gli interventi, fuori scaletta ma particolarmente apprezzati, di Fabio Rampelli ed Ettore Rosato.

Quest’ultimo, triestino di nascita e deputato di Azione, ha partecipato alla stesura della Legge 92 dando un fattivo contributo trasversale alla conoscenza delle problematiche del confine nord-orientale, post secondo conflitto mondiale.

Ulteriore testimonianza, in coda al convegno, è stata quella di Claudio Smeraglia, esule istriano, che ha raccontato in maniera toccante i patimenti della sua famiglia in fuga dalla città di Pola.

Un ringraziamento alla curatrice Paola Livraghi ed un arrivederci alle prossime iniziative tese anche e soprattutto alla conoscenza storica del dramma delle foibe presso le scuole.

 

 

 

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