Estero

Continua il martirio dei Cristiani. In Pakistan in due chiese, 15 morti e trenta feriti gravi. E Roma?

pakistan attentato chiesaGiusta reazione. Picchiate e bruciate due persone sospettate di complicità con gli attentatori. A Roma, intanto, si continua a parlare di fratellanza, comprensione  ed accoglienza.

Lahore (Pakistan) 15 marzo – Ennesima strage di cristiani in Pakistan. A Lahore, nel quartiere di Youhanabad, due attentatori suicida in due chiese vicine fra loro, (la cattolica St John’s Church e la cristiana Christ Church) e  che come da rivendicazione appartengono al Tehrek-e-Taliban Pakistan (TTP) Jamat-ul-Ahrar, gruppo che ha rivendicato l’attacco a sostegno dell’introduzione in Pakistan della Sharia (legge islamica),   dopo essere stati bloccati da due agenti di Polizia, si sono fatti esplodere investendo  in pieno i due servitori dello Stato ed i fedeli che entravano e uscivano dai luoghi di culto. Al momento, si parla di 15 morti fra cui molte donne e bambini, mentre almeno 30 dei numerosissimi feriti, sono gravi e ricoverati in rianimazione negli ospedali di Lahore.

Questa volta, però, anche le ‘pecorelle’ hanno reagito sottraendo alla Polizia due fermati sospettati di aver collaborato nell’attentato e, dopo averli massacrati per strada, li hanno bruciati vivi.

La reazione ha fatto da innesco ed anche in molte  altre città Pakistane, ci sono state manifestazioni di protesta con blocchi alle vie   di grande scorrimento.

Domani molte scuole cristiane resteranno chiuse mentre i cristiani hanno decretato tre giorni di lutto.

Papa Francesco, all’Angelus, appresa la notizia della tragedia appena consumata, ha detto: “Con dolore, con molto dolore ho appreso degli attentati terroristici contro due chiese cristiane a Lahore che hanno provocato morti e feriti. I cristiani sono perseguitati e versano il sangue solo perché cristiani”.

Così, mentre Roma continua a parlare di filosofia i Cristiani, in molti Paesi del mondo, vengono nuovamente dati in pasto ai leoni…

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