Una gita a ...

Roma e le sue 7 chiese

Cosa significa fare il giro delle sette chiese a Roma?

Roma, 27 novembre 2023 – A Roma c’è un modo di dire che ricorda un antico pellegrinaggio cristiano, iniziato addirittura nell’Alto Medioevo.

Lo si usa quando si vede qualcuno che gira per cercare qualcosa che nemmeno lui sa cosa sia. Un consiglio, un indirizzo, un luogo.

Oppure quando, per andare in un posto, si prende la strada più lunga o non si trova subito quella giusta.

In quel momento, in senso di scherno, si dice al tipo (nel primo caso) o al guidatore (nel secondo): “Ahò, ma che stai a fa’? Er giro delle sette chiese?”

Come per dirgli: guarda che non sai cosa fare oppure che stai allungando troppo la strada, che così non arriverai mai a destinazione.

Ma cosa è il “giro delle sette chiese”? Come scritto è un pellegrinaggio cristiano, sorto forse intorno al VII secolo dopo Cristo.

Settimo secolo, come sette sono le Chiese, sette i colli, sette i Re di Roma, alla quale il sette è il numero che si lega di più.

Il pellegrinaggio nasce probabilmente dall’abitudine del Papa di celebrare messe solenni nelle chiese considerate come le principali di Roma.

Su tutte le cinque patriarcali: le quattro basiliche maggiori di San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura, Santa Maria Maggiore all’Esquilino più la basilica minore di San Lorenzo fuori le mura.

Ad esse si aggiungevano poi le due basiliche minori di Santa Croce in Gerusalemme e San Sebastiano sull’Appia Antica.

Il percorso dell’intero pellegrinaggio, che si snodava tutto nella città eterna, aveva la forma di un anello di una ventina di chilometri.

All’inizio i pellegrini lo percorrevano tutto in una sola giornata.

A partire dal 1552, grazie a San Filippo Neri, che lo rimise in vigore, dopo che nel Rinascimento non si usava più farlo, in due.

Il primo giorno era tutto dedicato a San Pietro; il secondo alle rimanenti sei basiliche.

Che partendo da San Pietro venivano visitate in senso antiorario e in questo ordine: San Paolo, San Sebastiano, San Giovanni, Santa Croce in Gerusalemme, San Lorenzo e Santa Maria Maggiore.

Chi portava a termine il pellegrinaggio aveva l’indulgenza dei peccati, come sancito con l’istituzione dei Giubilei, a partire soprattutto dalla seconda metà del XIV secolo (1300).

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