Scienza

Il Generale Fabio Mini sulle mutazioni climatiche

Si potranno avere effetti  climatici  a comando?

Intervistato da “RETENEWS 24”, giornale di informazione on line, il Generale Fabio Mini, già Comandante delle forze NATO in Kosovo ed esperto tra i più autorevoli di strategie globali e conflitti, espone tesi interessanti sul gran tema oggi molto seguito delle mutazioni climatiche, sostenendo che: “La guerra ambientale non è più solo una ipotesi: è già in atto. Ma guai a dirlo, si passa per pazzi… Determinate persone o Paesi non devono venire a conoscenza delle informazioni e questo può causare catastrofi di proporzioni bibliche, come il devastante tsunami dell’Indonesia. L’informazione sul suo arrivo era disponibile, ma interruzioni nella trasmissione, a causa di anelli mal funzionanti o volutamente non funzionanti, ne ha impedito la comunicazione….La bomba climatica è la nuova arma di distruzione di massa a cui si sta lavorando in gran segreto per acquisire vantaggi inimmaginabili su scala planetaria. Alluvioni, terremoti, tsunami, siccità, cataclismi.. Uno scenario che purtroppo non è più fantascienza…

Il Generale prosegue affermando che nel 1947, lo scienziato Thomas Leech lavorò in Australia per conto dell’Università dell’Auckland, con finanziamenti americani e inglesi, per provocare piccoli tsunami. Il “Progetto Seal” ebbe successo, ma lo scienziato interruppe gli esperimenti che certamente furono in seguito perfezionati. Mini fa quindi riferimento a tecnologie possibili quale l’irrorazione delle nubi con ioduro di argento, altre sostanze chimiche o polimeri, per dissolverle o spostarle..

Rimanendo sul tema, dobbiamo dire che in campo ambientale ci sono due scuole di pensiero prevalenti, quella che dà la colpa all’uomo per i disastri climatici  e quella che invece indica la natura.

Esaminiamole brevemente.

La prima fa riferimento al buco dell’ozono che ha raggiunto ormai una estensione pari a tre volte quella degli Stati Uniti e che viene (l’ozono) distrutto dai gas serra; sappiamo pure che l’effetto serra, cioè il riscaldamento della Terra, è provocato dall’anidride carbonica, dai carburanti e dal carbone. Il migliore parametro di riferimento è l’osservazione dei ghiacciai, il più grande disgelo dalla fine della glaciazione. Il numero degli eventi meteorologici negli ultimi anni è balzato da 360 a più di 700 (così l’ONU), mentre i grandi eventi alluvionali del mondo sono stati 6 negli anni ’50, 18 negli ’80, 26 negli anni ’90 dello scorso secolo; oggi non se ne tiene più il conto.

La seconda tesi invece prende in considerazione l’attività solare, i campi elettromagnetici e le macchie solari, i movimenti delle grandi masse oceaniche e i meccanismi di evaporazione e produzione di nubi. I dati scientifici indicano che l’anidride carbonica (CO2) prodotta dall’uomo con la sua attività, industria e deforestazione, è solo una parte trascurabile di tutto il CO2 prodotto da milioni di anni in natura, da piante, oceani, vulcani, depositi di torba, ecc.

Bene, abbiamo illustrato le scuole di pensiero che tentano di dare una spiegazione ai disastri ambientali sempre più frequenti.

Tornando a quanto sostenuto dal Generale Mini, dobbiamo dire che si tratta di una realtà nuova, molto allarmante ma anche suggestiva in quanto impegnerebbe l’Intelligence degli Stati unitamente a realtà scientifiche importanti.  Certo, oggi l’Intelligence costituisce il campo privilegiato dove si compie e compirà la lotta per il potere, geopolitico e politico, economico e finanziario, sociale o anche solo culturale. Tutti coloro che sono chiamati a prendere decisioni di rilevante impatto per il destino di un Paese e non solo (quindi dai decisori politici a quelli di alto management) dovranno avvalersi di un piano di intelligence. Sono anni in cui assistiamo ad una vera e propria guerra di natura finanziaria non dichiarata che spesso viene confusa con la crisi globale…Le guerre non si combattono più con le bombe; esistono altre minacce con effetti meno devastanti.

Per quanto riguarda il bene ambiente, al di là di tesi affascinanti, una cosa è certa; si dovrebbe costruire una economia energetica pulita che ricavi l’energia possibilmente dall’idrogeno. Nel dissesto ambientale generale, l’acqua è sempre più insufficiente; oggi più di cinque milioni di persone muoiono ogni anno nelle zone del mondo ad alta povertà per acqua contaminata; nel 2025 si prevede che 2 miliardi di individui non disporranno di acqua bevibile. A rendere più problematico questo quadro, consideriamo l’aumento della popolazione sulla Terra; se pensiamo che agli inizi del ‘900 vivevano 1 miliardo e 600 mila persone, oggi ben 6 miliardi affollano il mondo, con una previsione nel 2025 di 7 miliardi e nel 2050 di 10 miliardi.

Il problema è oltremodo serio!

Ad ogni buon fine, la ricerca della verità in materia ambientale, o almeno della corretta informazione su questioni scientifiche importanti, dovrebbe prescindere da orientamenti politici; ma ciò è difficile per motivi di interesse.

Concludendo, ricordiamo alla politica degli Stati che l’Ambiente è bene universale incommensurabile che appartiene a tutti!!

 

 

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