Politica

Ancora su leggi a tutela dei delinquenti e non dei cittadini!

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Roma, 23 dicembre – Legambiente, Libera, e altre 23 associazioni lanciano un appello al Presidente del Senato perchè i delitti ambientali siano immessi subito nel Codice Penale! Nella circostanza, invitano i Cittadini a firmare la petizione su www.change.org/legambiente-ecoreati, petizione che, quale libero Cittadino e libero Pensatore, ho anch’io firmato! Bene,  quanto costa allo Stato la prescrizione per i reati ambientali? Secondo il calcolo della benemerita Legambiente, 220 miliardi di euro. Tra il 2004 e il 2013, i procedimenti penali di questo tipo chiusi con prescrizione sono stati circa 50 mila.

Sostiene il portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli: “Dopo la prescrizione penale c’è la prescrizione economica”. Dal 2002 al 2013 i fondi stanziati per le bonifiche sono stati 4 mila miliardi di euro con risultati spesso poco soddisfacenti. Per esempio, il danno ambientale di Taranto (vicenda Ilva) è stimato dai custodi giudiziari della Procura della Repubblica in 8,5 miliardi di euro; stessa cifra per la discarica di Bussi in Abruzzo per la quale, nei giorni scorsi,  sono stati assolti per prescrizione 19 tra ex amministratori, ex dirigenti e tecnici. Poi, va posta fine a una grave anomalia: nel nostro Codice Penale non esistono né il delitto di “inquinamento” né quello di “disastro ambientale”, sebbene nel febbraio 2014 la Camera dei Deputati abbia approvato a larghissima maggioranza un disegno di legge che però è inspiegabilmente fermo da mesi al Senato.

Sull’argomento specifico ci siamo intrattenuti il 12 Giugno 2013, con l’articolo: “L’Italia, priva di leggi adeguate per la tutela dell’ambiente, sanzionata dall’Unione Europea!“.

Il Consiglio dei Ministri, intanto, mentre si discetta, allarmati, di tutela dell’ambiente, bene di tutti, per non perdere tempo, ha varato nei giorni scorsi il testo del Decreto legislativo di attuazione della Legge delega 67/2014 sotto la dicitura “Agenda per la semplificazione” che prevede, di fatto, la depenalizzazione di alcuni reati definiti “minori”, “….(per consentire) una più rapida definizione…dei procedimenti iniziati nei confronti di soggetti che abbiano commesso fatti di penale rilievo caratterizzati da una complessiva tenuità del fatto, evitando l’avvio di giudizi complessi e dispendiosi laddove la sanzione penale non risulti necessaria….(deflazionando così) il carico giudiziario (e) restituendo alla giustizia la possibilità di affrontare con nuove energie indagini e processi complessi, la cui definizione possa essere ritardata o ostacolata dalla pendenza di processi relativi a fatti di particolare tenuità”.

Bel colpo, dirà qualcuno!

Ma quali i casi previsti da questa Legge di grande civiltà giuridica che noi eredi del Diritto Romano di ben 13 secoli probabilmente non ci meritiamo? Sono in tutto 112 i reati che non faranno più andare in carcere chi li commette. Quindi, non saranno più puniti il furto, l’appropriazione indebita, l’abbandono di persone minori o incapaci, gli atti persecutori (stalking), la corruzione di minorenne, la diffamazione, l’ingiuria, minaccia, lesione personale, omicidio colposo, percosse, rissa, violenza privata, stato d’incapacità procurato mediante violenza, abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, commercio o somministrazione di medicinali guasti, commercio di sostanze alimentari nocive, corruzione, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa……E poi, ancora, reati contro gli animali, quale il divieto di combattimento, maltrattamento, uccisione o danneggiamento di animali altrui….

Che dire in tale scempio?

Tra i vari pensieri, superato lo sconcerto, quello direi provocatorio, estremo e paradossale, che potrebbe far sì che una persona per bene truffata, ingannata, picchiata o derubata possa decidere di farsi..giustizia…da sé, sapendo di non rischiare…. conseguenze legali… per percosse, rissa e violenza privata…

Che ne dite? Fuori le mazze da golf….”noblesse oblige”…!!

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