Politica

Le proposte dell’AD dell’Equitalia

Equitalia1Roma, 27 febbraio – L’ultima novità, la più sconvolgente, appare oggi su “Il Giornale” ed è cronaca di questi giorni.

La situazione economica del paese, nonostante le “grandi” imprese sbandierate a destra e a manca da Renzi, i 700.000 posti di lavoro qua, i 200.000 là, gli investimenti di migliaia di miliardi di euro, che fanno supporre un’Italia assurta, in men che non si dica, a livello di potenza mondiale, a livello economico è…catastrofica!

Era catastrofica prima che arrivasse Renzi e, a tutt’oggi, non ha smesso di esserlo altrimenti non si spiegherebbero le strade delle zone più commerciali, prima illuminate dalle insegne degli esercizi commerciali in piena attività, oggi, con tante saracinesche abbassate, rischiarate dai soli lampioni notturni per la chiusura dei negozi, e non si spiegherebbe la richiesta avanzata da Enrico Maria Ruffini, Amministratore Delegato della Società Equitalia, ente di esazione delle tasse degli italiani, di avere “maggiori poteri.

“Maggiori poteri”, per fare cosa? Per “stanare” l’evasione fiscale…e i “maggiori poteri” quali sarebbero? Il libero accesso ai rapporti bancari dei risparmiatori… ma si rende conto, Ruffini, dell’assurdità che ha proposto? Entrando nei rapporti bancari dei risparmiatori, che cosa crede di “trovare”?

Per combattere l’evasione fiscale non servono “maggiori poteri”, serve soltanto conoscere un po’ di aritmetica e questa situazione è la più lampante dimostrazione che Ruffini, Renzi ed il suo governo, sono inesperti  nell’economia e nella materia dell’amministrazione pubblica.

È assolutamente e matematicamente “IMPOSSIBILE” che, con queste aliquote, il riscosso non soddisfi le necessità. È evidente che, se si verifica questa situazione, qualcosa non funziona, il “riscosso” prende strade diverse da quelle di competenza e all’erario di esso arriva solo una minima parte e, quella, è evidente, non basterà mai.

Comunque, non c’è da preoccuparsi;  in questo settore, vige la legge non scritta ma virtuale  alla quale aderiscono tutti, in cui tutti, ma proprio tutti, si battono per combatterla, ma, nella realtà, nessuno vuole la risoluzione del problema perché questa deformazione della nostra economia fa troppo comodo alle lobbie dovendoci lucrare sopra.

Inoltre, per l’ennesima volta, si da la colpa dei nostri guai economici al “sommerso” parola questa che“dice tutto e non dice niente” ma sta ad indicare tutto quel settore di attività che, per convenienza economica, sono sottopagate o si svolgono al di fuori della struttura legale.

Non sono escluse da questo settore la droga e la prostituzione che sono nelle mani della malavita.

Ora, è certo che non si può ipotizzare un’istituzionalizzazione della droga   ma sono almeno cinquanta anni,  che si discute di “controllo” della prostituzione e gli unici mezzi che lo consentirebbero, le “case di tolleranza”, rappresentano un tabù nella nostra società. Però, in questo modo, lasciamo un volume di affari stimato intorno ai 32 miliardi di dollari, nelle mani della malavita con grave rischio della salute pubblica e il dilagare della criminalità.

A tutto questo “Eden” dei nostri giorni, Enrico Maria Ruffini, fa eco chiedendo “maggiori poteri” per entrare nei rapporti bancari dei risparmiatori, che mandano avanti il paese per quel poco che è possibile, per “stanare” gli evasori fiscali!

Roba da ridere se non fosse che fa piangere!… come quella domestica che, per giustificare la sua presenza, “pulisce quello che è già pulito”...

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