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Alba d’Oro sull’Italia

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(foto Ansa)
Vai, vai stavolta ce la fai!
Roma, 16 febbraio 2018 – “Vai, vai stavolta ce la fai!” Così si incitava Michela Maioli quando a tre quarti della finale dello Snowboard olimpico  si è ritrovata sola al comando. Memore di quanto accadutole 4 anni fa ai Giochi di Sochi quando una rovinosa caduta le impedì di conquistare l’oro olimpico. Aveva 18 anni la soldatessa (Gruppo Sportivo Esercito) di Alzano Lombardo(Bergamo) in Val Seriana.
Ma nella gara di snowbord cross a Pyeongchang non ce n’era proprio per nessuno. Nè per la campionessa olimpica uscente, la ceca Eva Samkova, né per l le  storiche  avversarie francesi, il bronzo olimpico di Sochi, Trespeuch, e la fenomenale sedicenne francese dal nome portoghese  Pereira de Souza.
Tutte le gare che hanno portato alle sei finaliste, sono vissute sul duello fra le italiane (anche Raffaella Brutto, giunta  seconda nella Piccola Finale) e le francesi. La ragazza bergamasche se l’è aggiudicate tutte a partire dagli ottavi.
È rarissimo riscontrare un dominio come il suo (su quanto c’è di meglio a mondo) ai Giochi Olimpici in qualsiasi sport.
La finale, dopo il solito avvio “meditato” dell’azzurra,  ha vissuto un solo momento di tensione quando, al terzo  salto, la Trespeuch ha tentato di chiudere Michela sul ciglio destro. Le due si sono appena toccate, ma poteva essere il contatto fatale che precede la caduta rovinosa. La Moioli ha appena sfiorato la spalla della francese senza che nessuna delle due perdesse l’equilibrio e senza sollevare l’interesse eventuale dei giudici..
Aa questo punto, però, la Maioli ha deciso di rompere gli indugi e  di sbarazzarsi di tutte le avversarie onde evitare collisioni. Ha effettuato un paio di sterzate a destra e sinistra fino a passare in testa. E poi via alla sua  galoppata solitaria da dominatrice  realizzata sulla base  della sua  capacità tecnica e muscolare di saltare più in alto di tutte e più “lunga” di tutte.
Per l’Italia si tratta della sesta medaglia, seconda d’oro.
Dopo neanche una settimana di Giochi il bilancio azzurro sfiora il risultato degli ultimi Giochi di Sochi  2014: 8 medaglie complessive; 22ma per Nazioni , il peggiore risultato nella storia  delle 22 Olimpiadi. Ha già vinto più medaglie che a Vancouver 2010, non è lontana dal medagliere dei Gioch (fatti in casa) di Torino 2006  – nona con 11 medaglie (5 oro, 6 bronzo).  La miglior classifica italiana per Nazioni si è avuta  ad Albertville 1992, quando l’Italia di Tomba  si classifica quarta  con 20 medaglie  (4 oro, 5 argento, 8 bronzo).
N.B.: nel medagliere olimpico è tradizione  fare la classifica  partendo dal numero di medaglie d’oro conquistate e non sul totale.
Nella giornata dello Snowbord è interessante notare che in attesa di ritrovare Caroline Koestner e le azzurre della danza, un altro pattinatore, Matteo Rizzo, è riuscito a qualificarsi per la finale  del concorso più spettacolare e seguito dei Giochi, l’individuale di figura.

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