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West Nile, scopri quali sono le zone ad alto rischio di contagio: la mappa che salva dalla zanzara killer

West Nile: ecco dove sono le zone ad alto rischio di contagio. Lo dice la mappa salva vita dalla zanzara killer

West Nile: dove sono le zone ad alto rischio di contagio? Lo dice la mappa salva vita dalla zanzara killer. In Italia, infatti, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ha sviluppato, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea, un modello basato sull’intelligenza artificiale per prevedere le aree a rischio di contagio da West Nile. Come tutti sanno, la febbre del Nilo occidentale (West Nile) è una malattia virale causata dal virus del Nilo occidentale (WNV) e viene trasmessa principalmente dalle zanzare. Il ciclo di trasmissione avviene in questo modo: una volta infetta, la zanzara può trasmettere il virus agli esseri umani e ad altri mammiferi, come i cavalli, attraverso una successiva puntura. Le zanzare, in particolare quelle del genere Culex, si infettano pungendo uccelli selvatici che sono il serbatoio naturale del virus. Sì, il testo che hai fornito è corretto e descrive in modo accurato la situazione relativa alla febbre del Nilo occidentale in Italia.

West Nile, scopri quali sono le zone ad alto rischio di contagio: cosa fa il sistema

Il sistema analizza una serie di dati climatici e ambientali, come temperatura, pioggia, umidità e indici di vegetazione, raccolti da satelliti della NASA e dell’Agenzia Spaziale Europea. Grazie a questi dati, il modello è in grado di identificare le condizioni che favoriscono la diffusione del virus e di prevedere, con un anticipo fino a 16 giorni, dove si potrebbero verificare le condizioni ideali per la sua circolazione.

Questo strumento, che agisce come un sistema di allerta precoce, non rileva la presenza del virus, ma individua i luoghi e i periodi in cui, se il virus dovesse circolare, avrebbe maggiori probabilità di diffondersi. Serve a supportare strategicamente le attività di prevenzione e sorveglianza veterinaria, permettendo di concentrare i controlli in modo più efficace e mirato.

Al momento, il modello è attivo a livello nazionale, ma è previsto che venga esteso all’intero bacino del Mediterraneo. Per maggiori informazioni, è possibile consultare la mappa interattiva sul sito dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise.

West Nile: cos’è

La Febbre del Nilo occidentale è una malattia virale che rappresenta un problema di salute pubblica per diverse ragioni.

  • Diffusione e trasmissione: Il virus è un “arbovirus”, il che significa che è trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare, in particolare quelle del genere Culex. Queste zanzare si infettano pungendo uccelli che sono il principale serbatoio del virus, per poi trasmetterlo accidentalmente ad altri animali, come cavalli e, appunto, l’uomo. La malattia non si trasmette da persona a persona per contatto diretto, ma sono stati segnalati casi di trasmissione tramite trasfusioni di sangue, trapianti di organi, e dalla madre al feto o al neonato tramite allattamento.
  • Sintomatologia: Nella maggior parte dei casi (circa l’80%), l’infezione è asintomatica. Nel restante 20%, i sintomi sono lievi e simili a quelli di una sindrome influenzale, come febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, vomito o eruzioni cutanee. Nella maggioranza di questi casi, la guarigione è completa.
  • Forme gravi: Il problema più serio riguarda una piccola percentuale di persone (meno dell’1%) che sviluppa una malattia grave (malattia neuroinvasiva), come encefalite o meningite. Questi casi, più frequenti negli anziani o nelle persone con un sistema immunitario compromesso, possono portare a sintomi severi come febbre alta, rigidità del collo, disorientamento, tremori, convulsioni, debolezza muscolare, paralisi e, nei casi più estremi, la morte.
  • Rilevanza in Italia: Il virus West Nile è ormai endemico in alcune regioni d’Italia, come la Pianura Padana, e si registrano casi ogni anno, soprattutto nel periodo estivo, quando le condizioni climatiche favoriscono la proliferazione delle zanzare. L’Italia, in base ai dati recenti, risulta essere il paese con il maggior numero di contagi in Europa.

Per tutti questi motivi, il monitoraggio della circolazione del virus e la prevenzione sono fondamentali, specialmente nelle aree considerate a rischio. Le misure preventive includono la protezione personale dalle punture di zanzara (usando repellenti, zanzariere, indumenti a maniche lunghe) e l’eliminazione dei ristagni d’acqua per limitare la riproduzione delle zanzare.

Matteo Ferrari

Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.
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