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Un milione di euro per la Capitale Italiana della Cultura 2028

La città vincitrice sarà annunciata entro il 27 marzo 2026. Sono 23 le città e le Unioni di Comuni candidate al titolo promosso dal Ministero della Cultura

Un milione di euro per trasformare un sogno in un anno di arte, partecipazione e crescita. Sono 23 le città e le Unioni di Comuni che si contenderanno il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028, un riconoscimento che ogni anno accende i riflettori sui territori e sulle loro storie, valorizzando le energie più autentiche del Paese. Certamente. Agrigento è la città Capitale Italiana della Cultura per tutto il 2025 con il progetto “Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”, L’Aquila per l’anno 2026 con il tema “Città Multiverso” e Pordenone per l’anno 2027 con lo slogan “La cultura fiorisce”.

La Capitale Italiana della Cultura è un titolo annuale assegnato dal Ministero della Cultura a una città. L’iniziativa sostiene e valorizza i progetti culturali come motore di sviluppo economico e coesione sociale. La città vincitrice, scelta da una Giuria di esperti, riceve un finanziamento (un milione di euro) per attuare il suo programma annuale. L’obiettivo è promuovere il patrimonio e il turismo, incentivando investimenti sul territorio.

Le candidature, arrivate entro la scadenza del 25 settembre 2025, offrono uno spaccato dell’Italia più viva e creativa: un mosaico di progetti che uniscono memoria e innovazione, identità locale e sguardo europeo. Ogni città ha presentato un programma annuale completo di calendario, visione strategica e piano economico-finanziario, per garantire la sostenibilità delle iniziative e un reale impatto sul tessuto culturale e sociale. La città vincitrice sarà annunciata entro il 27 marzo 2026.

Le città candidate a Capitale Italiana della Cultura

Dalla Sicilia al Veneto, dalla Puglia alla Toscana, l’Italia intera si è rimessa in gioco attraverso la cultura.
Ecco le 23 candidate:

CittàProvinciaSlogan / Tema/ PROGETTO
AnagniFR“Hernica Saxa. Dove la storia lega, la cultura unisce”
AnconaAN“Ancona. Questo adesso”
BacoliNA“Il futuro parte da una scossa”
BeneventoBN“Attraversare l’invisibile”
CataniaCT“Catania continua”
Colle di Val d’ElsaSI“Colle28. Per tutti, dappertutto”
FiesoleFI“Dialoghi tra terra e cielo”
ForlìFC“I sentieri della bellezza”
GalatinaLE“Il sogno dei luoghi”
Gioia TauroRC“La cultura è Gioia”
Gravina in PugliaBA“Radici al futuro”
MassaMS“La Luna, la pietra. Dove Tirreno e Apuane incontrano la storia”
Mirabella EclanoAV“L’Appia dei popoli”
MoncalieriTO“La periferia fa centro”
Pieve di SoligoTV“Io Siamo”
PomeziaRM“Dal mito di Enea alle città di fondazione”
RozzanoMI“La cultura oltre i luoghi comuni”
Sala ConsilinaSA“Un ponte tra storia e futuro”
SarzanaSP“L’impavida. Crocevia del futuro”
TarquiniaVT“La cultura è volo”
Unione dei Comuni della Città CaudinaBN / AV / CE*“Terra futura. Europa abita qui”
Valeggio sul MincioVR“Coltiviamo le persone”
ViesteFG“L’anima bianca della Puglia”
Città candidate a Capitale Italiana della Cultura

Come avverrà la selezione

A valutare i progetti sarà una commissione composta da sette esperti di cultura, arte e valorizzazione territoriale. Entro il 18 dicembre 2025 saranno scelte dieci finaliste, che entro il 12 marzo 2026 parteciperanno a audizioni pubbliche per presentare i propri progetti e rispondere alle domande della giuria.

La città vincitrice sarà annunciata entro il 27 marzo 2026. Al progetto prescelto andrà un contributo di un milione di euro, destinato a realizzare un programma culturale capace di lasciare un segno tangibile, non solo sul piano artistico ma anche su quello sociale e identitario.

La cultura come energia che unisce

Essere Capitale Italiana della Cultura significa molto più che ospitare eventi o mostre. Vuol dire mettere in moto un processo di crescita collettiva, dove la bellezza diventa motore di comunità e la cultura un modo concreto per ricucire legami, generare opportunità, costruire futuro.

Ogni candidatura nasce dal desiderio di raccontare un territorio attraverso la sua anima più profonda, le arti visive, la musica, il teatro, la memoria, creando un dialogo continuo tra passato e futuro, tra locale e globale.

Accanto a questo percorso, il Ministero promuove anche la Capitale Italiana del Libro e la Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea, a testimonianza di una strategia culturale che guarda all’Italia come a un laboratorio di idee, creatività e partecipazione.

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