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Tesla, che crollo ad aprile aprile 2025 in Europa: per tre motivi

Tesla crolla ad aprile 2025 in Europa, con un calo del 49% delle immatricolazioni rispetto all'aprile 2024

In Europa Tesla crolla ad aprile 2025 in Europa, con un calo del 49% delle immatricolazioni rispetto all’aprile 2024. Questo dato emerge in un contesto di lieve contrazione del mercato automobilistico europeo complessivo (-0,3% nell’area Ue+Efta+Uk, con 1.077.186 unità immatricolate), e si inserisce in un trend negativo anche per il quadrimestre (-0,4%).

Diversi fattori sembrano contribuire al tonfo di Tesla

Gamma ristretta: l’offerta di modelli della Casa texana è limitata, mentre i concorrenti cinesi propongono una scelta molto più ampia. Mancanza della Model 2: L’attesa Model 2, destinata a essere il modello più economico, non è ancora arrivata sul mercato, penalizzando l’accessibilità del marchio. Impegno politico di Musk: L’attivismo politico di Elon Musk potrebbe aver avuto un impatto negativo sulla percezione del brand.

Gran Bretagna ko

A livello geografico, a trainare al ribasso le immatricolazioni europee è principalmente il Regno Unito, che registra un calo del 10,4% dopo il boom di marzo, annullando il positivo andamento dell’area UE (+1,3%). L’Efta scende del 3,7%. All’interno dell’Unione Europea, la Spagna spicca con un +12,2%, mentre Germania (-0,2%) e Francia (-5,6%) registrano flessioni. L’Italia si distingue con un +2,7%. Nel quadrimestre, il Regno Unito e l’Efta sono in crescita (rispettivamente +3,1% e +4,6%), mentre l’UE cala dell’1,2%, con le flessioni di Francia (-7,3%), Germania (-3,3%) e Italia (-0,6%) che superano il +12,2% della Spagna.

Bene le elettriche

Nonostante il calo di Tesla, il segmento delle auto elettrificate mostra un andamento positivo complessivo. Ad aprile, le immatricolazioni di BEV (veicoli elettrici a batteria) in Europa (Ue+Efta+Uk) crescono del 7,8%, trainate da significativi aumenti in Germania (+53,5%), Spagna (+78%) e Italia (+108,2%). Nella sola UE, le auto a batteria rappresentano il 15,3% del mercato, una quota che l’Acea definisce ancora “troppo lontana” dalle aspettative. Crescono anche le ibride plug-in (+31,1%) e le ibride non ricaricabili (+17%). Al contrario, le vetture a benzina e diesel registrano cali significativi (rispettivamente -22,4% e -24,7%), con la loro penetrazione aggregata che si riduce dal 48,4% di un anno fa al 38,2%.

Matteo Ferrari

Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.
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