Terzo incidente mortale da contromano in sette giorni: ancora un ultra80enne la causa
Dopo quanto accaduto sull’A4 Torino-Milano e sull’A32 Torino-Bardonecchia, un’altra auto contromano ha causato un grave incidente, stavolta in tangenziale Sud a Parma

Incidente mortale numero tre in sette giorni dovuto al contromano: dopo quanto accaduto sull’A4 Torino-Milano e sull’A32 Torino-Bardonecchia, ieri un’altra auto in senso contrario ha causato un sinistro con esito fatale, stavolta in tangenziale Sud a Parma. A causare l’impatto, sempre un ultra80enne.
Incidente mortale da contromano a Parma: dramma over 80 anni
Il terzo incidente nei pressi dello svincolo con strada Farnese, eri nel primo pomeriggio: in base alle prime ricostruzioni il veicolo guidato da un 81enne residente a Parma, F.G., avrebbe imboccato la tangenziale nella direzione corretta per poi fare inversione e percorrere la strada in senso contrario per almeno quattro chilometri, fino allo scontro violento con un’altra vettura di grande cilindrata che stava sopraggiungendo. L’impatto violentissimo ha generato una carambola che ha coinvolto un altro mezzo. Ha perso la vita l’81enne, trasportato in condizioni già gravissime. Feriti un uomo di 60 anni, operato per una frattura scomposta, e una donna di 40 che è stata dimessa intorno alle 19 dall’Ospedale Maggiore.
Guaio patenti molto anziane
I sinistri sollevano interrogativi urgenti sulla revisione delle patenti di guida per gli anziani. Non si tratta di discriminare, ma di salvaguardare vite umane. La capacità di reazione, la vista, l’udito e l’orientamento possono deteriorarsi con l’età, rendendo la guida un rischio non solo per sé stessi ma anche per gli altri utenti della strada. È fondamentale avviare una discussione seria e costruttiva sulle procedure di rinnovo delle patenti per i conducenti più anziani, magari introducendo controlli medici e psicofisici ancora più stringenti e frequenti. Parallelamente, è necessario intensificare le campagne di sensibilizzazione sui pericoli della guida contromano e sulla corretta segnaletica stradale. Sarebbero opportuni più controlli delle Forze dell’ordine (che oggi fanno quello che possono) in carne e ossa sulle strade, grazie a più risorse: gli autovelox – come si vede – servono a poco.