Tematiche etico-sociali

La semplicita’ e l’umiltà di Papa Francesco alimentano la speranza dei laici e la fede dei cattolici

Papa FrancescoL’elezione al Soglio di Pietro di Papa FRANCESCO, al secolo Jorge Mario Bergoglio, argentino, 76enne, figlio di immigrati italiani, Arcivescovo di Buenos Aires, ha sorpreso letteralmente tutti a cominciare dalle alte gerarchie ecclesiastiche, ai più accreditati vaticanisti dei più autorevoli giornali italiani e stranieri, agli operatori dell’intero sistema mediatico, agli intellettuali di ogni colorazione politica, ai sondaggisti più noti e conosciuti.

 

Altrettanto sorprendente è stato l’immediato feeling con la gente semplice che ha infiammato i loro cuori stringendosi al nuovo Pastore della Chiesa ed immedesimandosi nei suoi pensieri e nelle sue parole cariche di speranza e di profonda carità cristiana. Le innovazioni che se ne intravedono fin dalla sua prima apparizione in pubblico, sembrano alquanto “rivoluzionarie” e molto significative. In questa prospettiva si inserisce, certamente non a caso, il nome prescelto. Infatti, dopo l’avvicendamento dei suoi 265 predecessori con i nomi più disparati come Pio, Leone, Giovanni, Gregorio e tanti altri, arriva ora il primo Francesco che convoglia ineluttabilmente, il pensiero di tutti, sempre reverente e commosso, al “Santo Poverello” di Assisi, col quale sicuramente conserva molte analogie a cominciare dalla predicazione ed interpretazione del Vangelo. Altro elemento caratterizzante è la sua formazione religiosa, un Gesuita, il cui ordine non ha mai espresso Pontefici. Inoltre risultano importanti le sue origini perché è il primo Papa latino-americano, creando legittimo orgoglio e palpitanti attese in tutti quei paesi, come il Brasile, dove è insediata la più numerosa comunità cristiana del mondo. L’aspetto più accattivante e commovente della sua personalità, certamente segnata da un carattere forte ed anche conciliante, si recepisce dalle sue prime parole affacciandosi dal balcone centrale della Basilica Vaticana: “Buona sera fratelli e sorelle” scatenando un fragoroso applauso dall’immensa folla in paziente attesa sotto la pioggia, che gremiva Piazza San Pietro. Poi ha amorevolmente “bacchettato” i cardinali i quali, per dare un Vescovo alla splendida città di Roma, sono andati a cercarlo in un paese quasi alla fine del mondo, l’Argentina, appunto. Ma il momento più toccante della cerimonia d’investitura è stato quello in cui (fatto davvero insolito), ha invitato i fedeli plaudenti a pregare per Lui. Improvvisamente, quasi come d’incanto, sugli applausi e sulle osanna corali, è calato un silenzio assordante che ha commosso e coinvolto tutti. Eviscerando e valutando quel poco che si conosce della sua vita privata, l’effetto che se ne trae risulta a dir poco sconcertante. Ad esempio, avete mai visto in Italia e nella maggior parte del mondo, un Cardinale usare per i suoi spostamenti i mezzi pubblici come autobus e metropolitane? Inoltre, avete mai immaginato che in caso di indisponibilità della sua unica perpetua al suo servizio, l’alto Prelato si prepara da solo la propria cena? Siamo tutti consapevoli dei grandi e complessi problemi che scuotono la Curia Romana e la Chiesa cattolica di tutto il mondo, ma è opinione comune e ricorrente che Papa FRANCESCO riuscirà a trovare il bandolo della complicata matassa e, quindi, la giusta soluzione. Noi tutti come cattolici credenti ed in buona misura praticanti, possiamo sostenerlo soltanto con la preghiera, il resto è nelle sue mani e, soprattutto, nelle mani del Signore e della Madonna, alla quale è particolarmente devoto.

Buon lavoro, Santità e tanti Auguri.

 

 

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