Ieri mattina, piena di Carabinieri, Piazza San Pietro appariva un’enorme macchia rossa e nera VIDEO

Oltre 50.000 i militari presenti, in servizio, in congedo e con i loro famigliari

Roma, 7 giugno – In occasione del bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, Papa Bergoglio ha incontrato i Carabinieri a Piazza San Pietro.

Così, ieri mattina, alla presenza del Ministro della Difesa  Roberta Pinotti e del Comandante Generale Leonardo Gallitelli,  l’Arma dei Carabinieri proveniente da tutte le parti d’Italia, in oltre 50.000 hanno festosamente invaso la Piazza San Pietro, facendola diventare una macchia dove i colori erano il nero delle uniformi ed il rosso dei pennacchi o dei baschi dei Carabinieri Cacciatori. Insieme ai mititari, anche le loro famiglie che, con l’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia, Mons. Santo Marcianò che ha celebrato la S. Messa, hanno atteso il Papa.

All’arrivo di Francesco a bordo della “papamobile” scoperta,  un’enorme ovazione lo ha accolto.

Il Santo Padre, rivolgendosi alla folla di Carabinieri, ha detto: “Non cessate di essere costruttori di pace. Di grande rilievo è il vostro impegno oltre i confini nazionali. Anche all’estero, infatti, vi sforzate di essere costruttori di pace, per garantire la sicurezza, il rispetto della dignità umana e la difesa dei diritti umani in Paesi travagliati da conflitti e tensioni di ogni tipo” continuando “Non cessate di rendere ovunque, in Patria e al di fuori di essa, una chiara e gioiosa testimonianza di umanità, specialmente nei confronti dei più bisognosi e sfortunati. Siete i carabinieri della gente. Le stazioni dei carabinieri sono punti di riferimento della collettività anche nei paesi e contrade più remoti delle periferie”. Poi ha parlato della vocazione dei militari dell’Arma: “Forte il legame dell’Arma con il Paese. Tra i Carabinieri e la gente esiste un legame fatto di solidarietà, fiducia e dedizione al bene comune. Il vostro, è il servizio che si esprime nella tutela degli individui e dell’ambiente, nell’azione per la sicurezza, per il rispetto delle regole della convivenza civile e per il bene comune, la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza delle persone è un impegno sempre più attuale in una società dinamica, aperta e garantista, come quella italiana nella quale siete chiamati ad operare; e costituisce inoltre la condizione necessaria e indispensabile perché ogni persona, sia come individuo sia nelle comunità di cui fa parte, possa liberamente esprimersi, maturare, e così rispondere alla vocazione particolare che Dio ha in serbo per ciascuno di noi”. “Costante disponibilità, pazienza, spirito di sacrificio e senso del dovere” e, concludendo, “Cari Carabinieri, la vostra missione si esprime nel servizio al prossimo e vi impegna ogni giorno a corrispondere alla fiducia e alla stima che la gente ripone in voi. Ciò richiede costante disponibilità, pazienza, spirito di sacrificio e senso del dovere”.

Infine, Papa Francesco ha annunciato che il 13 settembre andrà come  “pellegrino al Sacrario militare di Redipuglia, in provincia di Gorizia, per pregare per i caduti di tutte le guerre”.  “L’occasione è il centenario dell’inizio di quella enorme tragedia che è stata la Prima Guerra Mondiale”, raccontando “ho sentito tante storie dolorose dalle labbra di mio nonno, che l’ha fatta sul Piave”.

Monsignor Marcianò ha detto “Pensiamoci bene: non è forse a servizio della verità e contro ogni corruzione che nasceva, duecento anni fa, l’Arma dei Carabinieri? La verità è una sfida in un mondo in cui il relativismo e il soggettivismo avvelenano talmente la vita dei singoli e della società, da assumere un vero e proprio potere di corruzione” e poi “C’è una verità che fa parte dell’ordine, della sicurezza, e si costruisce con il quotidiano lavoro dei Carabinieri nelle nostre stazioni, anche le più piccole, sparse su tutto il territorio nazionale e concretamente vicine alla gente. C’è poi una verità, potremmo dire, scientifica, che richiede l’impegno investigativo in indagini criminali o la perizia di smascherare contraffazioni e inquinamenti”, quindi “Non vi accontentate, mai, di una verità legalista o di un servizio formale: andate al cuore!” “C’è, ancora, una verità – ha detto – che si configura come lotta alla menzogna di governi che opprimono, regimi che ledono la libertà, guerre che occultano le loro atrocità, comunità, persino famiglie, diventate più soffocanti di prigioni” esortando “Non vi accontentate, mai, di una verità legalista o di un servizio formale: andate al cuore!”.

Non è mancato anche un ricordo dei tanti Carabinieri caduti: “Non c’è dubbio che il dono della vita di tanti nostri colleghi e amici, caduti nel dovere quotidiano, nelle realtà di guerra, nella volontaria immolazione – fra tutti, ricordiamo solo il commovente sacrificio di Salvo D’Acquisto – sia martirio di verità”.

Noi aggiungiamo anche i Martiri di Fiesole,  Alberto La Rocca , Fulvio Sbarretti  e Vittorio Marandola, che hanno dato la vita per salvare degli ostaggi, ripescati pochi giorni fa dal dimenticatoio in cui erano stati gettati grazie al film-tv “A testa alta”,  mentre invece vengono celebrati “eroi” di cartone che vigliaccamente hanno fatto trucidare degli innocenti.

Ma loro sono eroi!

 

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