Hairstyle, a proposito di frange…

Tutte pazze per la frangia? Pare proprio di sì, a giudicare i vari servizi di moda e di hairstyle che imperversano sulle riviste e rotocalchi di tendenza.

La frangia è decisamente di moda, soprattutto dopo l’exploit dell’inquilina della Casa Bianca, Michelle Obama, che si è presentata con una nuova pettinatura, dove la frangia, piena e corposa,  fa da protagonista strappando  un commento simpatico al marito Presidente :” Amo Michelle e la sua frangetta”! Lunga, corta, simmetrica e sbarazzina, riccia o perfettamente dritta, questa banda cascante sul davanti ha un fascino senza tempo e mai come adesso questo hairlook è così alla ribalta senza dimenticare  che sin dall’Antico Egitto, la regina Cleopatra, ne fece un buon motivo di seduzione… Una carellata  indietro nel tempo ci ricorda come la frangia abbia avuto un’evoluzione in  fatto di cambiamenti  ma  quasi sempre con qualche  ritorno al passato, come negli anni ’40, nei locali del Cotton Club, quando la frangetta si portava cortissima e sbarazzina.  Così la  ritroviamo negli anni ’60 sempre corta ma con caratteri più glamour, come l’icona dell’epoca, l’attrice Audry Hepburn, incantevole in “Vacanze Romane” . Tutto cambia a metà degli anni ’60, la frangetta diventa lunga e sfilata con chiome selvagge  come le icone di quel decennio da Brigitte Bardot a Francoise Hardy, da Jane Birkin a Juliette Greco. I decenni a seguire,  dagli anni ’70 in poi,  il periodo “hippie” , quasi tutte le ragazze portavano i capelli lunghi e lisci con la riga in mezzo. La frangia venne quasi del tutto bandita.  In tempi più recenti, dagli anni ’90 sino ai nostri giorni la ritroviamo scalata accompagnata da chiome lunghe come la simbolica Kate Moss o piena,  sottolineando gli occhi, ricoprendo le sopracciglia come la terribile direttrice di Vogue, Anna Wintour . Insomma la frangia è sempre piaciuta alle donne sia alle più giovani che alle più mature, anche se  qualche dubbio sarà venuto a più di qualcuna: frangia o non frangia”? A questo dilemma rispondono  due grandi hairstylist romani  Roberto Carminati e Lino Sorrentino, due pareri  autorevoli a confronto. Carminati, che di frange se ne intende, sue infatti quella di Antonella Clerici, di Mara Carfagna e di Roberta Capua, puntualizza :“La frangia della signora Michelle Obama ha destato grande curiosità ma non è una novità, anche se non è stata impresa da poco riuscire ad ottenere una frangia così liscia e perfetta! Diciamo che la frangia sta bene a tutte le donne che hanno una fronte spaziosa ed alta ed un viso lungo ma anche un viso rotondo con zigomi pronunciati. Sulla signora Obama e su chi ha un viso quadrato è perfetta la frangia piena e di pari lunghezza mentre ad esempio sulla Clerici ho preferito realizzare una frangia meno folta, più leggera e più centrale, meno allargata sulla zona delle tempie. La frangia funziona anche sui capelli corti come quelli della Capua dove la frangia è leggera e sfilata oppure versatile e glamour come il bob con frangetta laterale dell’ex ministro Carfagna, senza dimenticare quella famosa dell’icona Raffaella Carrà!” Anche Sorrentino, concorda :” Tra le ultime tendenze in fatto di hairlook la protagonista è senz’altro la frangia! Così come si è visto anche nelle ultime sfilate di moda dedicate alla prossima stagione, come quella di Emilio Pucci , si è visto un forte richiamo allo stile anni ’60 con capelli lunghi lisci un po’ degradati con una bella frangia in evidenza. Sul dilemma amletico  a chi dona e non, sottolinea: ”Noi coiffeur cerchiamo sempre di consigliare la frangia, quando le caratteristiche somatiche lo consentono, a prescindere dall’età della cliente. Un bel viso ovale se la può permettere, come altrettanto un viso dalla fronte alta e spaziosa. Certamente è più difficile e responsabile il compito di dissuadere dalla frangetta certe signore un po’ troppo paffute, pronte lostesso ad emulare la celebre Mrs. Obama. Su un aspetto rilevante i due amici hairstylist si trovano d’intesa :”raccomandiamo a tutte le simpatizzanti della frangetta, soprattutto la prima volta, di non cimentarsi a tagliarla da sole….”

C’è da fare tesoro di questo prezioso, indispensabile consiglio.

 

 

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