E la Regina Elisabetta II si scusa con Papa Francesco

Roma, 03 aprile  – Breve ma intensa la visita a Roma della Regina Elisabetta, accompagnata dal marito, il principe Filippo,  Duca di Edimburgo.

La sovrana ed il principe consorte, sono giunti all’aeroporto militare di Fiumicino a bordo di un aereo privato, un Embraer 135, atterrato alle 12,30.

Elisabetta II, come da protocollo, è scesa da sola, seguita dal principe. Ad accoglierla, l’ambasciatore britannico Christopher Prentice.

Sotto l’aereo, il Capo del Cerimoniale Diplomatico della Repubblica, ambasciatore Stefano Ronca, l’Arcivescovo Francesco Canalini, in rappresentanza della Santa Sede, e dalla moglie dell’ambasciatore Prentice, Signora Nina.

La Regina e il principe consorte, hanno passato in rassegna il picchetto d’onore dell’Aeronautica Militare quindi, dopo essere transitati per la Sala di rappresentanza del 31 Stormo, saliti a bordo di una Lancia Thesis,  blu scura, alle 12.45, hanno  lasciato lo scalo romano, con destinazione il Quirinale.

Nel cortile d’onore, ad attendere la coppia reale, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la moglie Clio.

Dopo gli onori militari, sono stati eseguiti gli inni nazionali di Gran Bretagna ed Italia, mentre sul torrino del Quirinale, è stata issata la bandiera britannica.

Atmosfera amichevole e conversazioni in inglese, hanno segnato l’incontro tra la regina Elisabetta II e Giorgio Napolitano. Il presidente e la sovrana, accompagnati dai rispettivi consorti, sono stati prima nella Sala del Bronzino per poi spostarsi in quella degli Arazzi.

Dopo pranzo, il trasferimento in Vaticano, giungendo con 23 minuti di ritardo.

Appena dinanzi Papa Francesco, mentre il Papa, li accoglieva con un “Welcome”, la Regina si è scusata, dicendo: “Ci dispiace per l’attesa, stavamo avendo un piacevole pranzo con il presidente Napolitano”. Da subito, l’incontro si è dimostrato cordiale, quasi famigliare.

Poi il colloquio privato di circa 20 minuti con un interprete del Vaticano, quindi  lo scambio di regali.

Elisabetta II ha offerto in dono al Santo Padre un grande cesto contenente prodotti delle fattorie, tra cui marmellate ed uova, unitamente ad una bottiglia di autentico whisky scozzese e del succo di sidro, dicendo “Ho portato qualcosa da tutte le nostre tenute per lei”. Quindi, spiegando ironicamente che è una loro tradizione,  per cui si tratta di un dono “inevitabile”, ha consegnato una fotografia in una cornice d’argento con la loro foto.

In uno scambio di allegre battute tra la regina e il Papa, Bergoglio  ha regalato un oggetto artistico, una sfera di lapislazzulo sormontata da una croce di Sant’Edoardo in argento, spiegando che è per il ‘royal baby’ George. La regina ha risposto: “Il principe sarà molto contento. Lo userà quando crescerà”. Al Duca di Edimburgo, è stato regalato il trittico delle medaglie del pontificato.

Dopo circa 40 minuti, i reali hanno lasciato il Vaticano alla volta di Ciampino da dove, alle 16,30, l’aereo è decollato.

È questa la quarta volta che l’ottantottenne Elisabetta veniva in Italia, essendovi stata nel 1961, nel 1980 e nel 2000, mentre è la settima volta che la Regina incontra un Papa: la prima volta fu quando, nel 1951,  venne ricevuta da Pio XII;  nel 1961, incontrò Giovanni XXIII; nel 1980 e nel 1982 (a Londra) e poi nel 2000 incontrò Giovanni Paolo II mentre nel 2010, in Scozia, Benedetto XVI.

Dopo lo scisma della Chiesa anglicana nel 1534, ricorre quest’anno il centenario della ripresa delle relazioni diplomatiche tra il Regno Unito e la Santa Sede.

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