CONCLUSIONE DELL’ASSEMBLEA SPECIALE PER IL MEDIO ORIENTE DEL SINODO DEI VESCOVI.

Conferenza nella Sala Stampa della Città del Vaticano a chiusura della Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi.

              Relatori S.B Antonius Naguib, patriarca di Alessandria dei Copti, che il 20 novembre sarà nominato dal S.Padre cardinale, S.E. Mons. Joseph Soueif, arcivescovo di Cipro dei Maroniti, S.E. Mons. Cyrille Salim Bustros arcivescovo di Newton dei Greco-Melkiti, coordinatore padre Federico Lombardi.

Il primo scopo del Sinodo è di ordine pastorale ed è per questo che i Patriarchi ed i Vescovi delle Chiese cattoliche di Oriente hanno portato nei loro cuori, la vita, le sofferenze e le speranze dei loro popoli, le sfide che si dovranno affrontare, e che è la prima volta che si riuniscono intorno a Benedetto XVI ai cardinali ed ai Vescovi della Chiesa cattolica.
Per benevola decisione del Santo Padre Benedetto XVI, la segreteria generale del Sinodo dei
Vescovi è stata autorizzata a rendere nota la versione non ufficiale delle 44 Proposizioni dell’Assemblea del Sinodo, partendo dagli Atti degli Apostoli 4,32:   ( la moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola ),, il cui titolo è:
                        La Chiesa Cattolica del Medio Oriente Comunione e Testimonianza
La versione provvisoria è in lingua francese, la versione originale verrà pubblicata nella edizione araba del bollettino Synodus Episcoporum.
Il problema principale è la pace in Medio Oriente, i Patriarchi hanno riflettuto insieme, alla luce della Sacra Scrittura, questa parte del mondo che Dio, nel mistero del suo amore, ha voluto fosse la culla del suo piano salvifico universale. Là è partita la vocazione di Abramo; Là la Parola di Dio si è incarnata nella Vergine Maria per l’azione dello Spirito Santo; Là Gesù ha proclamato il Vangelo della sua vita, Là Egli è morto per riscattare il genere umano e liberarlo dal peccato, Là è risuscitato dai morti, Là è nata la Chiesa, che da là è partita per proclamare il Vangelo fino alle estremità della terra.
Oggi si è di fronte a numerose sfide, la prima viene proprio dalle Chiese del Medio Oriente; Cristo chiede alle Chiese d’Oriente di rafforzare la comunione all’interno di ciascuna Chiesa sui iuris e tra le Chiese cattoliche di diversa tradizione, e fare tutto il possibile per raggiungere l’unità di tutti cristiani.
 La seconda sfida viene dall’esterno, dalle condizioni politiche e dalla sicurezza nei loro Paesi e dal pluralismo religioso. I Padri sinodali hanno preso coscienza dell’impatto del conflitto israelo-palestinese, soprattutto sul popolo palestinese che soffre le conseguenze dell’occupazione israeliana ed hanno fatto memoria dei cristiani assassinati in Iraq, delle sofferenze cruente del popolo iracheno e delle sofferenze permanenti della Chiesa. La terza sfida è la relazione fra concittadini cristiani e musulmani, ed il fatto di vivere insieme così vicini, è il piano di Dio sui cristiani e la loro missione e vocazione. La vocazione dei cristiani che vivono in Medio Oriente , basata sulla fede, è quella di contribuire alla costruzione dei loro paesi insieme con tutti i cittadini ebrei, musulmani e cristiani. I Patriarchi, a chiusura del Sinodo, propongono che le loro chiese, unite insieme e con atto comune, affidino tutto il Medio Oriente alla Vergine Maria, TeotoKos, Madre di Dio.
Diverse le domande dei Giornalisti, presenti in Sala Stampa, ai Padri sinodali, specialmente sui preti sposati, sulla unificazione della data di Natale e di Pasqua, e sulla funzione dei laici. Per quanto riguarda la condizione dei preti sposati e l’unificazione della data del Natale e della Pasqua i Patriarchi hanno risposto che sono problemi disciplinari con implicazioni dottrinali, che debbono risolvere le singole Chiese, comunque sarebbe auspicabile studiare la possibilità di avere preti sposati fuori dai territori patriarcali. Riferendosi ai laici, Essi vogliono dare loro maggiore spazio nella partecipazione alle responsabilità nella Chiesa ed incoraggiarli ad essere apostoli nel proprio ambiente e testimoniare Cristo nel mondo in cui vivono.
Il santo Padre ha salutato i partecipanti al Sinodo ( svoltosi dal 10 al 24 ottobre 2010 ) con un concerto il venerdì 22 c.m., con una agape fraterna sabato 23 ed una S. Messa celebrata nella Basilica Vaticana domenica 24 ottobre 2010.

                        

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