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Una gita a …. Pompei, sulle tracce dei Pink Floyd

pink floyd“Pink Floyd live at Pompei-The Exhibition by Adrian Maben” è il titolo della mostra che si inaugura domani nei nuovi locali del Museo civico di Pompei, fino al 31 luglio. In programma anche concerti di due cover band, Pink Brick e Wallside, l’8 e il 18 luglio, negli spazi della Fonte Salutare.

Roma, 3 luglio – Chi ha vissuto quegli anni sa cosa hanno significato i Pink Floyd per la musica. Chi non li ha vissuti, ma li ha scoperti in epoca successiva, ne è rimasto comunque abbagliato. Canzoni immortali, un album (“The Dark Side of the Moon”) che è considerato il loro capolavoro musicale e un concerto a porte chiuse, quello nell’anfiteatro di Pompei, considerato ancora oggi “storico”. A quest’ultimo la città campana dedica ora una mostra intitolata “Pink Floyd live at Pompei-The Exhibition by Adrian Maben” che, già a sola, sarebbe un valido motivo per visitarla (per poi aggiungere tutto il resto che offre, ovviamente). Un percorso che si snoda tra scatti fotografici inediti, materiale privato, fotogrammi dei sei giorni di riprese del concerto che i Punk Floyd tennero nell’ottobre del 1971. Un viaggio fotografico, e non solo, per celebrare la grande band e ricordare la loro presenza in un luogo senza tempo, proprio come è la loro musica. Saranno esposte 250 fotografie tratte dal film e anche immagini inedite girate dal cameraman di allora, Jaques Boumandill, più altro materiale privato del regista. La mostra, che si integra con la proiezione della pellicola, nasce da un progetto e dalla generosità del regista Adrian Maben, anche grazie alla collaborazione di associazioni quali “I Ragazzi degli Scavi” e “Lunatics”, di numerosi fan della band e del Comune di Pompei. Il sindaco Nando Uliano conferirà a Maben la cittadinanza onoraria. Il film del live fu girato tra il 4 e il 7 ottobre 1971 e i Pink Floyd suonarono tre brani dal vivo in un anfiteatro vuoto (“Echoes”, “A Saucerful of Secrets”, e “One of These Days”), anche se alcune riprese del montato finale sono state realizzate nella Solfatara di Pozzuoli, inserendo immagini di repertorio tratte dall’archivio della Sovrintendenza di Pompei, e altre, con registrazioni di altri 4 pezzi (Set the controls for the heart of the sun, Careful with that axe Eugene e Mademoiselle Nobs) a Parigi.

Buon viaggio, dunque, e buona visione.

Ma ricordatevi, solo fino al 31 luglio.

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