Buche da cinema

Roma, 8 aprile – “Hollywood fa incassare 167 milioni in un anno all’Italia” recita il titolo di un articolo che riprendiamo dall’ANSA, che poi scrive: “Hollywood ancora una volta torna sulle rive del Tevere, grazie ai benefici fiscali per le produzioni straniere voluti dal governo italiano. Lo scrive il New York Times, in un articolo in evidenza sulla prima pagina del quotidiano statunitense. Lo scorso anno l’Italia ha incassato 167 milioni di euro da 53 film stranieri girati nella Penisola. “Speriamo che la crescita continui. Il Paese è ora diventato competitivo” afferma il ministro Dario Franceschini”.
Tutto bello e gratificante, certo, anche se ci spinge ad una riflessione spontanea ed amara, da rivolgere magari proprio al ministro succitato, che non ha perso tempo per far sapere a tutti quanto siano bravi lui e i suoi colleghi del momento.
Se nel 2014 ben 53 film stranieri sono stati girati tra Roma e altre città italiane grazie ai benefici fiscali del Tax credit cinematografico, perché le nostre amministrazioni  non si sforzano maggiormente per mantenere più pulite, accoglienti e confortevoli le nostre città, che tanto attraggono autori, registi e attori d’Oltralpe?
In fondo basterebbe poco e tutti vivremmo meglio.
È un po’ il discorso che facevamo nell’articolo sulla necropoli etrusca di Castel d’Asso, lasciata alla foresta e all’abbandono. Abbiamo beni culturali, artistici e architettonici a bizzeffe, ma spesso neanche lo sappiamo o, se lo sappiamo, lasciamo che vadano in malora.
Non a caso, sempre il New York Times, sottolinea anche i disagi nella capitale e le critiche di quanti vorrebbero maggiore attenzione ai servizi e alla viabilità anche quando non si gira un film.
Mentre Cleopatra, il kolossal del 1963 considerato la pellicola più costosa della storia, fece scalpore anche per la love story tra Richard Burton e Elizabeth Taylor, l’unico gossip sull’ultimo 007 è che “Daniel Craig ha sbattuto la testa mentre guidava la sua Aston Martin, ‘courtesy of’ una delle buche delle strade romane”.
Speriamo che non accada nulla agli attori del remake di Ben Hur, che verrà girato sempre a Roma, con Jack Huston e Morgan Freeman, negli Studios di Cinecittà e nel Parco Tematico di Cinecittà World, che ospiterà la celeberrima corsa delle bighe con 80 cavalli e 12 mila comparse.
Secondo il Nyt, per il remake si stima una spesa di 50 milioni di euro solo per le riprese in Italia.
 
Del direttore:
Sono sempre le famose buche e traffico da cui ci avrebbe liberato il candidato sindaco Ignazio Marino nei suoi manifesti – chi non li ricorda? – che però anzichè chiudere le buche, ha chiuso i … Fori Imperiali! Per ultimo, nostro articolo “I manifesti di Marino. “Parole, Parole, Parole” cantava Mina nel 1971
 

 

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