Calcio

Tempi supplementari? No, grazie

La formula della finale della Supercoppa Europea, vinta dal PSG ai rigori, ci piace. E a voi?

Roma, 14 agosto 2025 – Abbiamo seguito con un certo interesse la finale della Supercoppa Europea tra il PSG e il Tottenham che si è giocata a Udine la sera del 13 agosto.

Il Tottenham aveva chiuso il primo tempo in vantaggio per 2-0 e il punteggio è rimasto tale fino a cinque minuti dalla fine, quando il Paris si è portato sul 2-1.

Ancora uno sforzo e il Tottenham avrebbe portato a casa il trofeo.

Ma il PSG di Luis Enrique (nella foto col trofeo in mano), pieno di campioni e talenti, non si arrende mai ed ha voluto, cercato e trovato il pareggio con enorme caparbietà al 94’, poco prima della fine del recupero.

Il regolamento prevede che se la finale di Supercoppa Europea finisce in parità si va subito ai rigori.

Senza passare per i due canonici tempi supplementari di 15 minuti ciascuno.

Dal dischetto hanno vinto i parigini, che hanno così coronato la loro rimonta e si sono portati a casa il secondo trofeo europeo dopo la Champions strappata all’Inter nella finale dello scorso 31 maggio.

La formula di andare direttamente ai rigori in caso di parità nelle gare decisive ci piace.

Evitare i supplementari, secondo noi, è un piacere perché questi, sempre più spesso, servono solo ad allungare il brodo di una partita che, a quel punto, le due squadre non giocano più per vincere, ma per non perdere.

Dunque meglio andare subito ai rigori, che regalano emozioni vive ed immediate evitando allo spettatore di annoiarsi per un’altra mezzora.

Come sempre più spesso accade nei tempi supplementari del calcio di oggi.

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