Roma, 4 maggio 2025 – Il Pisa perde 1-0 a Bari ma vince lo stesso, perché grazie alla sconfitta dello Spezia a Reggio Emilia torna aritmeticamente in Serie A dopo 34 anni.
Dal massimo campionato, infatti, mancava dalla stagione 1990-91.
Dopo di allora solo retrocessioni, problemi societari, risalite ardite e ora la Serie A, conquistata da secondo classificato in campionato alle spalle del Sassuolo, già promosso.
Onore e merito a Pippo Inzaghi, alla sua seconda promozione da allenatore dopo quella che aveva conquistato alla guida del Benevento ormai qualche anno fa.
E onore e merito alla società nerazzurra e a tutta la squadra, che ha avuto nel portiere croato Semper, nell’attaccante corso Tramoni, nei difensori Canestrelli e Angori i suoi alfieri.
Solo per citarne alcuni, ovviamente, perché nella trionfale stagione del Pisa sono stati tutti protagonisti, al punto che il Pisa torna in A con ben due turni di anticipo sulla fine del torneo.
Sotto la Torre che pende e che mai non cadrà è festa. Le bandiere nerazzurre sventolano dalle auto sui lungarni così come quelle alzate sugli spalti del S.Nicola di Bari dai tantissimi tifosi al seguito della squadra.
In un pellegrinaggio laico in Puglia che si è concluso con la promozione che tutti speravano di riportare a casa. E chi se ne importa della sconfitta, oggi non conta.
Pisa fa festa, la Serie A ritrova un’altra delle protagoniste del suo periodo migliore, indimenticabile per chi ha avuto la fortuna di viverlo, nel quale il Pisa dell’allora presidente Romeo Anconetani c’era spesso e volentieri.
Quegli anni ’80 nei quali il nostro campionato era considerato il più bello del mondo.
Foto: eurosport.it