Roma, 6 dicembre 2025 – Gianni Infantino, il presidente della FIFA, parlando ai club nei giorni scorsi lo ha detto chiaro e tondo: il calcio deve cambiare le sue abitudini e i suoi calendari a causa del caldo.
Bisogna riprogrammare l’attività per evitare di spingere gli atleti oltre i limiti imposti dal nuovo clima, dice Infantino alla luce dell’esperienza del Mondiale per Club che si è svolto negli USA tra giugno e luglio.
Con partite sospese e atleti spinti al massimo delle loro possibilità fisiche per sopportare le alte temperature alle quali si sono trovati a giocare.
Un inconveniente che si potrebbe ripetere in occasione dei prossimi Mondiali, che si svolgeranno negli Stati Uniti, in Messico e in Canada tra giugno e luglio 2026.
Dei quali il Mondiale per Club è stata una sorta di prova generale.
Considerando che le prossime Coppe del Mondo si giocheranno in nazioni come Spagna, Portogallo, Marocco e Arabia Saudita il fattore caldo dovrà diventare determinante per stabilirne le date.
Di conseguenza, sostiene Infantino, vanno riprogrammati i tornei per club in ogni Paese per poter svolgere i Mondiali in un periodo migliore di quello estivo in cui si sono sempre giocati.
Significa che rivedremo la Coppa del Mondo a dicembre come nel 2022 in Qatar, oppure a ottobre o a marzo, perché l’autunno e la primavera sono periodi climaticamente migliori per giocare.
Con buona pace dei tradizionalisti del calcio, che in quel periodo amano veder giocare i propri club nei campionati nazionali e nelle coppe internazionali.
Tornei che sarebbero divisi in due periodi distinti, come è accaduto nel 2022 fa o riprogrammati in periodi diversi per far spazio al Mondiale che, per Infantino, è il torneo più bello del mondo.
“Se si vuole giocare la Coppa del Mondo nello stesso momento ovunque, si potrebbe farla a marzo o a ottobre, perché a dicembre non si gioca in una parte del mondo e a luglio non si gioca in un’altra” dice sempre Infantino.
Il Mondiale al centro di tutto il movimento calcistico internazionale, dunque, con l’attività dei club a fargli da contorno.
