Racconti di sport

Tazio Nuvolari: L’eroe del Nurburgring.

Fantastica impresa del "mantovano volante" davanti ai gerarchi nazisti.

Roma, 27 dicembre 2025.

 

Prima di salutare definitivamente l’anno 2025, celebriamo un’altra grande ricorrenza dello sport italiano e cioè i novant’anni della storica affermazione nel Gran Premio del Nurburgring, il 28 luglio del 1935, della Alfa Romeo guidata da Tazio Nuvolari.

Le macchine tedesche, Mercedes Benz e Auto Union, giocano in casa e sono nettamente favorite per la loro affidabilità ed il grande potenziale espresso in cavalli.

L’Alfa di Nuvolari sembra subire il risultato scontato, su un circuito gremito da circa 200.000 spettatori e davanti a tutto lo stato maggiore nazista.

Nuvolari però non parte rassegnato, potendo contare sulla sua proverbiale abilità di guida che gli consente di consumare meno e meglio le gomme Englebert.

Il tracciato poi gli è favorevole con pochi tratti molto veloci e numerose e difficili curve, per una lunghezza complessiva di 28 km. e 174 curve!

La gara parte sotto una leggera pioggia e subito scattano imperiose le Mercedes che impongono un ritmo infernale tanto da costringere al ritiro, dopo appena sei giri, tre delle quattro Alfa in competizione.

Tutte meno una, quella di Tazio Nuvolari che anzi approfitta della pioggia cessata per sferrare un attacco, recuperando il distacco, approfittando delle tante curve.

All’undicesimo giro Nuvolari balza in testa, sfruttando la superiore maneggevolezza dell’Alfa, ma al rifornimento s’accorge di un problema alla pompa della benzina che gli fa perdere oltre un minuto.

Due delle Mercedes rimaste lo sopravanzano e specialmente la prima guida, Von Brauchitsch, pur di tenerlo il più lontano possibile, sottopone il mezzo a forti sollecitazioni.

Il tracciato del Nurburgring è micidiale e si va avanti ad eliminazione con vari ritiri dovuti a problemi meccanici ed usura delle gomme.

Dopo il 13° giro Nuvolari sale al secondo posto e bracca Von Brauchitsch che inizia ad essere in crisi con i pneumatici.

Il tedesco vuole stravincere, invece di controllare la gara preservando il più possibile le gomme e Nuvolari lo sa e non gli dà tregua.

La Mercedes di Von Brauchitsch rifiuta il cambio gomme e transita prima ad un giro dal termine, con la speranza che i pneumatici resistano.

Ormai sembra fatta a pochi chilometri dall’arrivo e le autorità tedesche cominciano a preparare il cerimoniale, con tanto di inno pronto a suonare e la bandiera del Reich già issata sul pennone.

Insieme alla folla in delirio anche i gerarchi nazisti si preparano alla festa, ma dal fondo del rettilineo il rombo che si sente non sembra quello familiare della Mercedes.

Tra un filo di nebbia si scorge una vettura che non ha il colore argento ma il rosso fuoco dell’Alfa di Nuvolari, che taglia il traguardo in solitario.

Incredulità e sconcerto tra gli organizzatori, che per parecchi minuti dopo la corsa si fermano ad osservare il bolide rosso dell’italiano per capire il perché tecnico di quel successo.

Di contraltare tributo spontaneo della folla per il successo impossibile di Nuvolari.

Dunque Tazio Nuvolari, Nivola o il mantovano volante i suoi soprannomi, consegue forse la sua vittoria più bella alla veneranda età di 43 anni!

Lo sport per Nuvolari è combattimento, rischio, dedizione, naturalmente da protagonista mai da comparsa.

Nel 1939, quindi a 47 anni, un giornalista lo incalza facendogli notare che ad una certa età dovrebbe pensare al ritiro, ma Nivola sarcasticamente risponde: <Smetterà prima lei di scrivere di automobilismo, che io di correre>.

Nuvolari compie la sua ultima impresa nel 1947, a 55 anni d’età (!), vincendo il Gran Premio Città di Forlì, un’impresa impossibile ai nostri giorni.

<Nuvolari ha cinquanta chili d’ossa, Nuvolari ha un corpo eccezionale, Nuvolari ha la maschera tagliente, di morire non gli importa niente, con l’Alfa rossa fa quello che vuole dentro al fuoco di cento saette…>.

Sono versi musicali che gli dedica Lucio Dalla, nel LP “Automobili” del 1976.

In ultimo la testimonianza di Ferdinand Porsche, costruttore di origini austriache, che disse, senza possibilità di replica: <Nuvolari è il più grande corridore del passato, del presente e del futuro>.

 

 

 FOTO:  Tazio Nuvolari  “Il Mamilio”